Zora – U.V.A.

Cover
Tracklist
1 – Smashed out of control
2 – Tsantsa
3 – A-Narcos war
4 – Fresh flesh
5 – Violating code
6 – Main frame collapse
Recensione
Genere: Death Metal

Il trio calabrese Zora nasce nel 2003 proponendo un death diretto e feroce dalle tematiche impegnate socialmente, uno sfogo che denuncia le ingiustizie che ogni giorno il mondo è costretto a subire; non quindi il solito manifesto al partito gore, ma la voglia di contornare la musica con qualcosa di più serio, proprio come il filone grindcore spesso ci insegna. A distanza di pochi mesi dal primo demo “Dismembered human race”, gli Zora tornano con “U.V.A”, un sei tracce autoprodotto di immediata acquisizione dinamico e potente, corredato di frequenti stacchi cadenzati e parti più melodiche ma mai smielate. La presenza di una sola chitarra viene ben compensata dal buon lavoro di Tato al basso (già membro dei Glacial fear assieme proprio al cantante/chitarrista Peppe Pascale), così come valido ed efficace è il drumming di Alessandro Di Meco, impegnato in partiture non semplici per i continui cambi e spezzettamenti di tempo. Ed è proprio il tempo frastagliato la chiave della musica dei nostri, che assieme ai riff quasi totalmente stoppati rendono la proposta indubbiamente fuori dal comune, o almeno lontana dal death metal stereotipato fatto di soli blast-beats. I brani sono accattivanti e godibili ma manca ancora la formula che li renda veramente spettacolari: “Smashed out of control”, “A-Narcos war” e “Violating code” sono a mio avviso le tracce migliori, tuttavia, nonostante ognuna di esse presenti trovate miracolose, non tutto convince allo stesso modo in quanto non mancano i riff di scarsa presa. Complice probabilmente – oltre al songwriting che dovrà essere ancora affinato – anche la registrazione, buona per essere un demo ma non abbastanza pulita e potente da mettere bene in risalto tutti gli strumenti. “U.V.A.” fa ad ogni modo ben capire quali siano le potenzialità degli Zora e si fa ascoltare con piacere in quanto incisivo e privo di fronzoli; e se questo è solo un mini-cd autoprodotto, non oso immaginare cosa potrebbe riservarci il futuro.