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Anno: 2004 Provenienza: Norvegia Etichetta: Season Of MistTracklisting: 1 – Malignant coronation |
Se nel parlare degli Tsjuder vi viene immediato catalogarli come una band nuova, successiva agli anni d’oro del black norvegese di oltre un decennio fa, ciò è probabilmente dovuto al fatto che il primo full-lenght, lo splendido e famigerato “Kill for Satan”, ha visto la luce nel 2000 nonostante la nascita della formazione risalga al lontano 1993. Con “Desert northern hell” i dischi sotto etichetta raggiungono quota tre, e con esso arriva anche la completa consacrazione degli Tsjuder come una tra le band più in forma degli ultimi anni, anche se con una line-up sempre in continuo mutamento (solo il bassista/cantante Nag è rimasto dentro sin dagli esordi). La musica del trio norvegese passa dal norsk black dei primi Mayhem e Immortal al thrash ottantiano grezzo e veloce dei Kreator, creando così un lavoro in pieno stile old-style senza però lasciare sentore di scopiazzatura. Rispetto alle precedenti release la produzione è notevolmente migliorata e i suoni e i volumi risultano ben delineati al contrario di quello che accadeva specialmente in “Kill for Satan”, dove il suono sembrava soffocato e troppo sporco per mettere in risalto tutte le potenzialità del combo in questione. Con questi presupposti si apre “Desert northern hell”, disco dotato di grande carisma e maturità, veloce ma non superficiale, sorretto da pezzi grandiosi e di grande effetto. E’ difficile trovare attimi sottotono durante l’ascolto, la totalità dell’album si lascia godere senza invogliare mai a ‘skippare’ e episodi assolutamente perfetti come “Malignant coronation”, “Possessed”, “Lord of swords”, “Helvete” e “Mouth of madness” (senza dimenticare la cover di “Sacrifice” rifatta in modo impeccabile) lo rendono ancor più appetibile. Questo è un lavoro ad altissimi livelli, longevo e scorrevole, a mio avviso il migliore dei tre sinora realizzati in casa Tsjuder nonché uno dei più riusciti del 2004. Acquisto obbligato.