Svartsyn – Bloodline

Io mi chiedo che senso abbia far uscire un disco limitandolo a 500 copie per poi ristamparlo a distanza di 5 anni… Misteri del necromarketing, che risultano quantomai oscuri a noi umani.
Lasciando un attimo da parte le polemiche parliamo di ‘Bloodline’. Ammetto di non aver mai sentito la versione originale, e non ho ben capito se questa sia una semplice rimasterizzazione oppure l’album sia stato ri-suonato e ri-registrato, cosa che mi verrebbe da sospettare, almeno comparando la produzione del cd che ho per le mani con quella del precedente full “Destruction of man”, che era mediamente più grezza / meno pulita (non che adesso siamo a livello Arch Enemy, intendiamoci). Personalmente ho apprezzato parecchio “Destruction of man”, che considerai una delle migliori uscite Black Metal del 2003; tuttavia Bloodline non è esattamente la fotocopia del suo predecessore (o successore, dipende da come la si vuole vedere); parte della assoluta malvagità trasudata da d.o.m. è andata perduta, e il riffing diventa meno marcatamente Black Metal, per andare invece incontro a qualche richiamo rock’n’roll, che si sente ad esempio in tracce come ‘Vampyric sleep’. Resta comunque da dire che gli svedesi continuano a suonare Black Metal cattivo, veloce e grezzo, e ne sono pure capaci: compongono pezzi ben strutturati e mai troppo semplici, e riescono anche ad esaltare grazie a passaggi particolarmente riusciti, come la bellissima ‘Terrordemon’ (impossibile non alzare le cornine quando Ornias verso la fine grida “Hail the destruction!”). Personalmente non mi piacciono molto quando rallentano un po’ e ricercano la melodia (ascoltare ‘Witches dance for Satan’ per credere), ma il loro sporco lavoro in fondo lo fanno più che bene. In coda al disco poi troviamo un paio di tracce bonus, che sono la ristampa di un vecchio Ep, “tormentor”, grezzissime e di sapore molto old school, le quali non potranno che deliziare i fan di vecchia data. Beh, magari i fan di vecchia data saranno già in possesso sia di ‘Tormentor’ che di ‘Bloodline’… in ogni caso, Hail the destruction