Stratovarius – Stratovarius

In questi ultimi anni, si è parlato degli Stratovarius più per le intrigate vicende personali tra i vari componenti la band, in special modo enfatizzando i litigi tra i due Timo (Tollki e Kotipelto), che per l’effettivo valore degli ultimi album realizzati, stroncati all’ unanimità da critica e pubblico.
Dopo tale premessa, si può facilmente intuire l’importanza vitale del nuovo lavoro della band finlandese, che in un colpo solo deve far passare in secondo piano anni di tormentate lotte intestine ,o meglio far si che le diatribe personali tra musicisti di spiccata personalità abbiano riportato quella creatività compositiva presente in capolavori come “Visions” e “Episode “. Sin dalla prima traccia, la dinamica ed orecchiabile “Maniac Dance”, si intuisce che le cose sono cambiate in meglio e che la capacità di produrre riff vincenti ha di nuovo contagiato l’istrionico e burbero Timo Tollki, chitarrista che, in carriera, ha sempre alternato un talento alla Malmsteen e Michael Shenker, ad una discontinuità quasi disarmante, ma questa volta pare prevalere il Tollki creativo. Un groove potente, roccioso e meno legato al power metal rispetto al passato, sostiene brani d’impatto e da dimensione “live”, quali “Fight!!”, “Just Carry On“ e “Back To Madness”, una vera delizia per gli amanti dell’ heavy metal piu classico, ma soprattutto la risposta esaustiva che gli Stratovarius sono ritornati ai livelli qualitativi a cui ci avevano abituato, pronti a riconquistare il terreno perduto grazie ad un album che trasuda classe e sana potenza, dalla prima all’ ultima traccia. Bentornati!!!!