Steel attack – Enslaved

L’anno appena concluso non è che ci abbia riservato importanti novità in campo power metal, sciorinandoci al contrario una serie infinita di prodotti di scarso valore sia dal punto di vista prettamente musicale, sia da quello puramente innovativo. Pochi i dischi che si sono salvati, e tra questi “Enslaved” degli Steel Attack che, pur non brillando certo per originalità, ha dalla sua il pregio, ormai raro, di essere perlomeno suonato con indubbia perizia tecnica dal combo finlandese, che dimostra di saperci fare con gli strumenti, prerogativa che ultimamente pare appartenere a pochi eletti. Gli Steel Attack si cimentano in un sorta di epic power metal che attinge a piene mani da band come Iced Earth e Jag Panzer, strizzando però l’occhio anche all’ heavy metal degli Iron Maiden e dei Judas Priest, pecularità questa che rende “Enslaved” particolarmente accattivante e ricco di spunti interessanti. Il sound granitico della band finnica, ruota quasi interamente intorno ai riff esplosivi dei due chitarristi Johan Jalonen e John Allan, e tracce come “Gates Of Heaven”, dall’ incedere indiscutibilmente maideniano, o “Immortal Hate”, più spostata verso tematiche tipicamente power, risultano essere tra i brani più convincenti del disco, che comunque si mantiene su dei livelli più che accettabili. Da segnalare, infine, l’ottima prova del vocalist Ronny Hemlin, un cantante dall’estensione vocale e dalla timbrica che ricorda l’inarrivabile Ronnie James Dio.