“Cazzo, ma “Bloodletting” è un live album?”: questa la rivelazione che ho avuto alla fine della prima traccia, quando un cavernosissimo “Thank You!!!!!” pronunciato dal vocalist dei Severe Torture irrompe, con mia grande sorpresa, nel silenzio lasciato dal resto della band. In effetti mi pareva di averla già risentita ‘sta canzone… Sì, perché vi giuro che l’esecuzione PERFETTA di “Feces For Jesus” e il suono pulitissimo che esce dalle casse dello stereo, mai potrebbero far pensare alla registrazione di un live, tanto più che né la copertina né il titolo alludono minimamente a questo fatto. Un manifesto della professionalità di questi cinque maniaci dei Cannibal Corpse (a volte si raggiunge quasi il plagio) insomma, la prova tangibile dell’inarrestabile ferocia di un panzer chiamato Severe Torture. Non vi nascondo di aver sempre seguito con interesse le mosse di questa magnifica band crucca ma, sinceramente, dopo due full lenght ed altrettanti mini, c’era proprio bisogno di pubblicare un live, anche se corredato dal primo demo (le cui tracce, peraltro, si trovano anche sulle releases ufficiali)? Mi pare proprio di no, piuttosto sembra la classica pubblicazione atta a terminare il proprio lavoro con un’etichetta con cui niente si vuole più avere a che fare… Le canzoni sono spettacolari, suonate e prodotte perfettamente, ma la mia impressione è che “Bloodletting” non aggiunga assolutamente niente ai (bei) dischi ufficiali dei Severe Torture. Nonostante l’altissima qualità quindi, non vedo alcun motivo che possa spingere chicchessia ad avvicinarsi a questo lavoro. Poi fate voi eh…