Samael – Reign of light

Mi piacerebbe scrivere cose migliori su questo album, ma dopo averlo ascoltato decine di volte, non riesco proprio ad averne un’ impressione positivissima. E’ tutt’ altro che brutto, il guaio è che si tratta anche di un album non così innovativo come si potrebbe pensare (e questo non
sarebbe nemmeno un difetto, a guardare bene), ma nemmeno si tratta di un disco dotato di una certa varietà (e per me questo è un difetto insormontabile… con quello che costano i cd, ormai). Le canzoni insomma sono carine, solo che sono tutte similissime fra loro e un po’ piatte nel complesso: uno stesso canovaccio scolastico metal più elettronica-spiccia ripetuto per un po’ di tracce, incisivo solo nell’ ascolto immediato grazie comunque ad un certo ‘tiro’ di alcune parti di
canzoni. Manca la genialità insomma, Reign Of Light è un album costruito bene, un buon artigianato, ma nulla di memorabile (nel filone ad esempio Animatronics dei Kovenant geniale lo è). Veniamo alla descrizione dell’ album: la ricetta dei Samael è all’ incirca sempre la stessa, mischiare riff metal, beat elettronici (nemmeno fatti benissimo, un po’ deboli) e dare una spruzzatina di sottofondo elettronico per cercare di dare un po’ di originalità (perlomeno all’ interno del panorama metal) all’ impasto, il tutto condito da una sorta di atmosfera marziale e piuttosto monolitica, grazie anche al timbro vocale un po’ crudo (a volte filtrato e trattato elettronicamente) del cantante. Ovviamente il basso manca completamente (quando lo capiranno questi metallari che per dare un senso di ritmo il basso va messo???). Ecco… ora immaginate canzoni dove i riff sono sempre gli stessi, cambia solo il tappeto elettronico sotto, qualche ritmica e la linea vocale varia, ma non troppo (del resto il cantante non può mica fare
miracoli). Le canzoni si differenziano per qualche trovata estemporanea, come la quasi-rappata molto groovy dell’ opener Moongate, la mezza scopiazzatura di Superbeast di Rob Zombie contenuta in Inch’ Allah , l’ “arabeggiatura” di High Above (forse questi arabeschi sono la cosa più originale del cd), la sfuriata di Reign Of Light, ecc. ecc. ecc. – Insomma, le canzoni sarebbero pure carine se prese una alla volta, ma tutte insieme mostrano tutte le proprie pecche.
Quindi ripeto, buon artigianato ma nulla di magnifico, manca il tocco speciale… preferisco tornare ad ascoltare qualsiasi cosa dei Kovenant o Hellbilly Deluxe di Rob Zombie. Ma se vi sono piaciuti i precedenti dei Samael , questo cd molto probabilmente vi piacerà .