Saint Vitus – Live

Saint Vitus nel corso dei bistrattati (‘metallicamente’ parlando) anni ottanta, hanno avuto il merito di riscoprire le sonorità dei primi Black Sabbath quando, a furor di popolo, era il punk/hardcore il trend da seguire. Merito ed onore (con il senno di poi) alla storica label SST (fondata dal geniale chitarrista dei Black Flag, Greg Ginn), che fu prima ad aggiudicarsi i servigi della band. Brutti, sporchi e cattivi, vestiti di improbabili magliette furoreggianti le gesta degli altrettanto scomodi Motorhead di Lemmy. Dette premesse non potevano che suscitare amore folle verso questi impresentabili loser. Oggi, la reissue dello storico live datato 1989, per mezzo della sempre competente Southern Lord, è occasione ghiotta per dare lustro ad un ‘manifesto’ dell’act losangelino nella fase di maggior fulgore artistico, ovvero nel periodo di ‘mezzo’ con alla voce l’icona undeground Scott “Wino” Weinrich (The Obsessed, Spirit Caravan, Place of Skulls ed ora nei The Hidden Hand), autrice di spettacolari album come lo spettrale “Born Too Late” (1986) e “V” (1989, anch’esso oggetto di riedizione) a chiudere il cerchio (magico?). Lenti (per i tempi) sino all’inverosimile e monotematici ma tremendamente affascinanti, al punto da ‘stregare’ l’ascoltatore nelle spirali dei turgidi riff del grande Dave Chandler (ritornato lo scorso anno, dopo anni di oblio, con il progetto Debris Inc.), autore altresì di assoli ‘liquidamente’ ispirati. “Live” rivela tutte queste caratteristiche, grazie ad una scaletta che riassume tutto il meglio della produzione del gruppo, dalla funerea “Living Backwards” alla quasi obsessiana “Looking Glass” in cui Wino doppia Dave alla sei corde, per concludersi con l’anthem “Clear Windowpain”. Forte di una produzione azzeccata, “Saint Vitus Live” è un appuntamento con la storia da non lasciarsi sfuggire assolutamente. Ora non avete più scuse!