Primal Fear – Intervista a Ralf Scheepers (vocals)

Ex singer dei Gamma Ray, e schiere di metallers che lo vorrebbero voluto come successore di un certo Rob Halford, magari proprio nelle file dei Judas Priest. Ralf Scheepers, vocalist dei Primal Fear, nonchè uno dei singer più imponenti e importanti della scena Metal europea, ha fatto con noi il punto della situazione sul presente dei Primal Fear, soffermandosi in particolare sul nuovo “Devil’s ground” e, di rimando delle mie domande, affrontando svariati argomenti che interesseranno di certo tutti coloro che seguono la band… Disponibile e simpatico, loquace ed onorato dai paragoni con Halford che l’audience da sempre gli riserva, eccovi Ralf Scheepers!

Intervista raccolta da: Marco “Dark Mayhem” Belardi

Dimmi tutto quel che vuoi su “Devil’s ground”, e ciò che provi riguardo il nuovo disco dei Primal Fear…
Naturalmente mi ritengo molto soddisfatto di questo disco, mi comunica delle grandi sensazioni, e riconosco che abbiamo svolto un grandissimo lavoro sulle melodie, anche se sotto quell’ aspetto devo dire che eravamo già migliorati da tempo, rendendo i nostri dischi un po’ più complessi e meglio composti rispetto a quelli più vecchi. Sono soddisfatto al cento per cento, sì!
E quali sono le principali differenze fra “Devil’s ground” ed altri dischi recenti come ad esempio “Black sun” o “Nuclear fire”?
Innanzitutto abbiamo migliorato tutte le armonizzazioni, le parti di chitarra. Tom devo dire che ha svolto un ottimo lavoro, e poi in generale abbiamo curato più nel dettaglio tutti i particolari: siamo stati attenti a tutto. Le differenze fra questo e gli ultimi album dei Primal Fear credo risiedano in questo, più che in particolari variazioni di stile, anche se ripeto, le melodie espresse su questo disco sono veramente ottime…
Ho sentito dire di un singolo in edizione limitata, “Metal is forever”: che puoi dirmi di questa release?
L’abbiamo realizzata per supportare il videoclip, naturalmente. E’ una canzone ottima, con parti melodiche che entrano subito in testa, e volevamo supportarla al meglio.
E’ la tua preferita di “Devil’s ground”?
No, assolutamente! O forse sì… è una scelta difficile per me, diciamo che la metto al pari di alcune altre canzoni, dunque è una delle mie preferite in assoluto, però non saprei sceglierne proprio una soltanto. Comunque, dicevamo del videoclip… L’abbiamo realizzato a Stoccolma, in Svezia, ed è stata un’ esperienza davvero divertente per noi…
Randy Black appare nel videoclip? Solo una piccola curiosità, da fan degli Annihilator…
Certo, c’è anche lui (risate n.d.a.), puoi stare tranquillo!
Parliamo un po’ di lui: è uscito dagli Annihilator e dai Rebellion per suonare unicamente con voi?
Un po’ sì e un po’ no. Noi non gli abbiamo di certo negato di suonare con altri, però adesso è il batterista dei Primal Fear e, viste le sue doti, ne andiamo più che fieri…
Ma ha avuto problemi con i Rebellion o li ha lasciati per dedicarsi a voi?
Ha avuto problemi, sì… Era nata una situazione un po’ complicata, qualche contrasto interno, cosicchè li ha lasciati.
E perchè avete scelto un drummer canadese per rimpiazzare Sperling?
Beh, l’abbiamo conosciuto in tour, eravamo con Halford. Subito al primo incontro ci siamo accorti del buon feeling che era nato fra di noi, poi gli abbiamo proposto di entrare più avanti, e lui ha subito accettato ripagandoci al massimo.
Cambiamo argomento: voi incidete per Nuclear Blast sin dal debut album, e ormai ne avete incisi cinque, di dischi. Deduco che abbiate un rapporto eccezionale con la Nuclear Blast…
Certo! A loro piace la nostra musica e quel che intendiamo suonare, e a noi piace come ci hanno trattati, la promozione che ci hanno fatto, e la professionalità con cui agiscono. E’ un’etichetta fantastica e il nostro rapporto con loro è il migliore, tantochè non credo potessimo chiedere di più…
C’è qualche band di Nuclear Blast che ti piace particolarmente?
Mmhhh… (qualche attimo di silenzio n.d.a.), direi gli Edguy. Si, gli Edguy.
Di recente però la Nuclear Blast si è interessata tantissimo al Thrash americano, e per farti un esempio, ti rammento che l’etichetta ha inserito nel proprio rooster Exodus e Death Angel… Ti piacciono?
Mi piace il Thrash, sì. Soprattutto a livello musicale, però, anche perchè ti rimarrà facile capire che non apprezzo molto i cantanti Thrash che usano uno stile più sporco. Ma è solo questione di gusti, in ogni caso musicalmente apprezzo il Thrash, quello sì…
Parliamo dei Sinner, ci sono novità?
No, purtroppo devo dirti che non ce ne sono. I Sinner attualmente sono in pausa…
Non stanno componendo?
No, anche perchè Tom e Matt hanno lavorato di recente con noi su “Devil’s ground”, dunque non hanno potuto occuparsi dei Sinner. In ogni caso il loro ultimo disco è ancora piuttosto recente…
La pausa dei Sinner è però dipesa soltanto dall’ attività dei Primal Fear, giusto?
Certo.
Parliamo un po’ di te, adesso (risate generali n.d.a.)…
Okay, ci sto!
C’è chi ti chiama “il nuovo Rob Halford”, e chi chiama i Primal Fear “i nuovi Judas Priest”, in riferimento penso al periodo di “Painkiller”. Come gli rispondi?
Gli dico che per me è un onore, ma che si sbagliano. Per me è un onore essere comparato anche lontanamente a Rob Halford, figuriamoci se qualcuno mi dice che potrei essere il suo successore! Adoro i Judas Priest, però non penso che i Primal Fear siano così simili a loro, anche se ammetto che gli ultimi Judas Priest del periodo con Halford ci hanno influenzato… Quelli con Owens lo dubito proprio!
E dalla reunion che ti aspetti? Un altro “Painkiller” o un altro “Jugulator”?
Naturalmente spero in un disco sulla scia degli ultimi con Halford, anche se ammetto che a me “Jugulator” è piaciuto… E’ un buon disco e Owens è un ottimo cantante, mi piace veramente tantissimo… Però ammetto che dalla reunion preferirei ricevere un disco in pieno stile Judas Priest, senza troppi modernismi… Ma in generale mi basta avere un loro nuovo disco.
E di Tim Owens con gli Iced Earth che mi dici? Li hai sentiti?
Solo qualche pezzo, non ho sentito tutto il disco, per essere sincero. Però te li posso descrivere con una sola parola: fantastici! Soprattutto lui… Mi hanno impressionato…
Torniamo ai Primal Fear: Harry Wolter ha lasciato la band e Naumann è tornato dopo un’ assenza non proprio dalla durata breve… Che è successo?
Abbiamo scelto Tom perchè per noi non era una scelta, bensì la scelta. La migliore. Eravamo in ottimi rapporti con lui, data anche la collaborazione fra lui e Matt nei Sinner, e glielo abbiamo chiesto. Volevamo inoltre ridare al sound dei Primal Fear un taglio che ricordasse quello dei primi due dischi, senza per questo naturarci. E come avrai notato, lo stile degli ultimi album è comunque rimasto intatto, solo con qualche modifica…
E con Harry?
Harry non ha avuto nessun problema con noi, ha fatto una scelta e abbiamo dovuto accettarla: voleva dedicare più tempo alla sua vita privata, è una scelta che fanno in molti… Lo rispettiamo, e rispettiamo la sua decisione.
Torniamo ai suoni: preferisci le registrazioni in digitale di adesso, oppure quelle che uscivano fino a metà anni ’90? Non rimpiangi un po’ il feeling dei suoni Heavy Metal degli anni ’80?
Io credo che le produzioni odierne siano un’ ottima combinazione fra modernismo e passato. La tecnologia ci consente di produrre i dischi molto bene, oggi ci riescono in molti, e nonostante tutto ne esce qualcosa di molto potente e compatto. Certo, rimpiango un po’ quei suoni di dieci o quindici anni fa, solo che nelle produzioni di oggi, in quelle fatte bene, io ci ritrovo qualcosa di quell’ epoca. Per questo ti dico che trovo le produzioni odierne perfettamente bilanciate fra passato e futuro, almeno in ambiti Heavy Metal e Power Metal.
Dunque ami anche le produzioni a’la Sascha Paeth ed il trademark dei Finnvox?
Certo, mi piacciono anche quelle perchè le reputo l’ideale per i generi che spesso vanno a riguardare, come il Power melodico.
Per te il Power melodico è in buona salute? Te lo chiedo perchè prima mi hai nominato gli Edguy come i tuoi preferiti di Nuclear Blast…
Si certo, mi piace ancora il Power Metal. Si sta leggermente appesantendo sotto alcuni aspetti, anche se non tutti hanno intrapreso quella strada. E’ un genere molto stereotipato ma che continua a sopravvivere ed a mantenersi in salute…
E degli Stratovarius che mi dici? Hai seguito le ultime vicende?
Sono rimasto scioccato dall’ esclusione di Kotipelto e Michael, dopo tutto questo tempo…
Ah, dunque sei rimasto indietro… Non hai saputo della nuova cantante?
Nuova cantante?
Si, hanno scelto una donna…
Ma allora è tutto vero? Non erano soltanto voci? (risate n.d.a.)
Eh, no! La nuova cantante si chiama Miss K. e il batterista è il fratello di Johansson…
Che notizia! Sono davvero sorpreso! Beh, adesso senz’ altro staremo a vedere, speriamo vada tutto bene…
Ascolti anche Metal tedesco, per quel che riguarda le ultime cose?
Ad esempio?
Le ultime uscite di Running wild, UDO, Grave digger… le hai ascoltate?
Se devo essere sincero non li ho sentiti quei dischi. Ho sentito qualcosa sparso e mi parevano buoni, ma per intero non ho ascoltato nulla. Ti dirò, non ho molto tempo per ascoltare musica, di recente…
Parliamo di esibizioni live: presto sarete in Italia (l’intervista risale ad una data precedente quella del 29 gennaio… n.d.a.)…
Certo, con gli Iced Earth! Volevo accennarti qualcosa prima (ride n.d.a.)! Beh, innanzitutto ci teniamo a tornare in Italia, sarà un appuntamento speciale… Suoneremo pezzi di un po’ tutti i nostri precedenti album, pur tenendo conto di quanto sarà limitata la nostra scaletta, ma ci saranno sicuramente anche brani dai primi due dischi, molto adatti a Tom per motivi chiari (Naumann ha suonato soltanto sui primi due dischi dei Primal Fear e sull’ ultimo n.d.a.). Insomma: non vediamo l’ora di esserci!
E del tuo passato nei Gamma Ray che mi dici? Hai buoni ricordi di quell’ epoca?
Si, mi piace quel che ho fatto coi Gamma Ray anche se mi trovo benissimo con la mia band attuale, quello è chiaro… Ho visto anche Kai Hansen di recente, subito dopo Natale, ci sentiamo ancora ogni tanto…
Okay, non voglio rubarti troppo tempo… Hai qualche parola per i lettori di MetalManiacs?
Certo… Innanzitutto do’ appuntamento a tutti quanti per il concerto di Milano, ci vediamo là. Ringrazio tutti coloro che leggono MetalManiacs ed in particolare quelli che hanno letto quest’ intervista, e naturalmente ringrazio te, con la speranza che tu possa venire al nostro concerto… Ci vediamo!

Ralf Scheepers

Marco “Dark Mayhem” Belardi