Primal fear – Devil’s ground

Temo che finchè sulle scene non ritorneranno gli U.D.O., difficilmente potremo ascoltare un H/M album alla tedesca come la tradizione insegna… Ma è mai possibile, dico io, che un musicista rodato come Matt Sinner si sia ormai ridotto ogni anno a comporre una collezione di brani quasi del tutto privi di spunti vincenti? Se è vero che a suo tempo l’ esordio dei Primal Fear era stato un vero fulmine a ciel sereno (del resto come poter dimenticare un mega anthem come “Running In The Dust”?) e che nei successivi due albums erano stati inseriti perlomeno tre o quattro brani bomba, non potrete che rimanere parzialmente delusi dal un Lp come “Devil’s ground”; ho usato il termine “parzialmente” perché in effetti Ralf Scheepers, in quest’ ultima fatica delle aquile germaniche, è stato messo fortunatamente in grado di intonare quello che io considero un nuovo grande inno dedicato a tutti noi cultori della dittatura del riff “made in Deutschland” …sto parlando della corazzata intitolata “In Metal” (ma non sarebbe stato meglio chiamarla “In Heavy Metal”?), un brano strutturato su quelle classiche coordinate squadrate che hanno reso famosa la nazione più “sincronizzata” dell’ Heavy Rock! Per quanto riguarda le restanti undici composizioni sarebbe forse ingiusto considerarle totalmente materiale di seconda categoria, dato che subito dopo il primo ascolto qualche ritornello rimane effettivamente impresso in testa, tuttavia siamo davvero lontani dai fasti di “Chainbreaker” o “Eye of an Eagle”! Non so, potrei consigliarvi di focalizzare l’ attenzione sull’ incendiaria opener “Metal is Forever” (nessuno comunque sembra più comprendere che senza “Heavy” davanti, la parola “Metal” non possiede nessun significato… e ciò mi infastidisce non poco!), sulle struggenti melodie di “Wings Of Desire” o sul bel refrain di “Colony 13”, anche se non credo arriverete mai a considerare “Devil’s ground” come un capitolo trascendentale della storia dell’ Heavy teutonico! Se così fosse comunque tanto meglio per voi, anche se non fareste assolutamente il bene di un personaggio come Matt Sinner, il quale se solo decidesse di impegnarsi una volta tanto seriamente (e se soprattutto la piantasse di fare il business man all’ interno della Nuclear Blast), potrebbe regalarci ancora grandissime canzoni di puro Heavy Rock!