Praying Mantis – The journey goes on

Credo proprio che il lungo viaggio intrapreso ormai più di vent’ anni orsono dalla Mantide Religiosa più famosa del Rock, sia fortunatamente destinato a durare ancora per molto tempo… Il cammino va avanti imperterrito, i componenti dell’ astronave Praying Mantis sono fortemente decisi a portare a termine la propria missione, una missione che li ha visti protagonisti di svariate ed eroiche imprese culminanti in albums di rara bellezza. Va ricordato che la band Inglese si è avvalsa, durante il corso degli anni, della collaborazione con alcuni tra i più rinomati singers della scena Hard ‘n’ Heavy mondiale, cantanti del calibro di Bernie Shaw (ex Grand Prix da ormai quasi tre lustri in forza agli Uriah Heep), Paul Di Anno (in compagnia del quale fu inciso unicamente un live) e Gary Barden (che tutti voi ricorderete alla corte di sua maestà Michael Schenker). Per conferire maggior spessore e varietà al sound di questo nuovissimo “The Journey Goes On”, i fratelli Tino e Chris Troy, assieme all’ altro veterano Dennis Stratton (ex Iron Maiden), hanno deciso di affidare le parti vocali dei dieci brani presenti in scaletta, alle ugole di due ottimi singers quali Doogie White (attualmente con Malmsteen, ha partecipato all’ album di reunion dei Rainbow di metà anni novanta) e John Sloman (ex Lone Star, Uriah Heep e Gary Moore). Proprio a quest’ ultimo è stato affidato il difficile compito di inaugurare l’ Lp senza far rimpiangere il defezionario Tony O’ Hara, una prova superata brillantemente anche grazie ad una canzone irresistibile quel’ è “Tonight”, un Heavy Rock pulsante dai ritmi quasi in cavalcata sovrastati da melodie chitarristiche di gran classe! Doogie White dimostra di non essere da meno già nella successiva e più pacata “The Escape”, song ai confini dell’ A.o.r. ma ugualmente “strong” in certi suoi passaggi strumentali, passaggi che si fanno più epici nel successivo must “The Journey Goes On”; autentico capolavoro di rara intensità e bellezza, la Title Track alterna momenti cadenzati ad improvvise accelerazioni chitarristiche degne dei migliori Guitar Hero e, in virtù di un refrain assolutamente spettacolare, potrebbe quasi arrivare ad essere definita come un ipotetico “Heavy Rock Hymn” da affiancare ai grandi classici della storia della nostra musica preferita! I ritmi vivaci e frizzanti di “Silent War” contribuiscono a mantenere altissimo lo standard qualitativo di quest’ ultimo capitolo della saga Praying Mantis, un album che prosegue con la melodica “Beast Within” (da brividi la prestazione vocale di John Sloman, che come stile ricorda non poco due miti come Ronnie James Dio e Robin McAuley) seguita a ruota dal clamoroso Hard ‘n’ Heavy in puro stile M.S.G. di “Hold On For Love”, veramente un grande brano “d’altri tempi”! La slow “If Tomorrow Never Comes” è cantata con enfasi e passione addirittura dal chitarrista Chris Troy, mentre alla seguente “Lost World” (che mischia i Magnum agli Uriah Heep) spetta l’ onore di introdurre la parte conclusiva di questo splendido album, ovvero la più incredibile: John Sloman dimostra ancora una volta di essere un autentico fuoriclasse e francamente, non riesco davvero a trovare le parole adatte per commentare il suo operato all’ interno di “The Voice”, un Heavy Metal song che mentalmente mi ha riportato ai fasti degli Schenkeriani “Perfect Timing” e “Save Yourself”… tutti voi sapete quanto io ami questi ultimi due immortali capolavori, ma a nessuno ho – perlomeno fino adesso – comunicato il mio entusiasmo nei confronti di quest’ ultima fatica dei Praying Mantis, un’ opera di altissimo livello che si conclude in bellezza con il revival della veloce e ritmata “Naked”, resa immensa in questo 2003 da un Doogie White stellare nonché da pirotecnici e funambolici assoli chitarristici eseguiti con maestria dal vincente duo Troy/Stratton. Non credo serva aggiungere altro, se non chè “The Journey Goes On”, è in questo momento il mio Lp preferito dell’ anno!