Perpetual dreams – Eyes of infinite

Arrivano dal Brasile questi convincenti Perpetual Dreams, autori di un interessante debut album che affonda le radici nel più classico e canonico heavy metal di inizi anni ottanta, sulla scia di band storiche come Iron Maiden, Saxon e Rising Force. “Eyes Of Infinite”, questo è il titolo dell’ album, non concede grande spazio ad alcun tipo di innovazione musico-stilistica, nè tanto meno attinge a trite tematiche power, scontato paravento per molte band del momento, ma sprigiona quella contagiosa energia tipica delle band sopra menzionate, alle quali possiamo aggiungere di diritto anche i Riot, altro gruppo istituzionale preso a modello da questi baldi giovanotti, che riescono nell’ intento di regalarci un prodotto intenso e di spessore. Attivi dal 1995 (e si sente…), i Perpetual Dreams convincono per un songwriting di buon livello, e tracce del calibro di “Eyes Of Tomorrow”, “Lord Of War”, “Paradise” e “To Live Forever” sono inconfutabili esempi di buon gusto abbinato ad una costante ricerca di linee melodiche accattivanti, a cui va aggiunta l’ottima abilità tecnica da parte del vocalist Eduardo D’Avila e del chitarrista Dany Bonfante, un istrionico seguace di sua maestà Yngwie Malmsteen, basti ascoltare la dirompente “Shadows And Lies”, o la strumentale “Escape In Dm” per ammirarne doti e potenzialità. Quando una band praticamente sconosciuta si presenta con un tale biglietto da visita, risulta quasi impossibile ignorarla; un’ opera prima, questo “Eyes Of Infinite”, che sprigiona feeling e sana energia ad ogni traccia .