Una leggenda fatta musica: questo sono i Pentagram, formazione attiva da oltre trent’anni che oggi giace sotto l’ala protettiva di Black widow, ottima band italica che si occupa dei rami più oscuri e sperimentali del metallo ed oltre. Bobby Liebling, carismatico leader nonchè singer della formazione di Woodbridge, ci parla dei suoi Pentagram a partire dall’onerosa raccolta recentemente fatta uscire da Peaceville: “Turned to stone”.
Intervista a cura di: Marco “Dark Mayhem” Belardi
Hail Bobby! Recentemente, Peaceville ha messo in commercio “Turned to stone”, un best-of contenente canzoni da “Day of reckoning”, “Relentless”, e da altri album, specialmente in riferimento al primo periodo discografico dei Pentagram. Che opinione hai su questa release? Da poco, gli Overkill hanno avuto non pochi problemi con la loro vecchia label perchè quest’ultima aveva dato alle stampe un best-of non autorizzato. Non sarei sorpreso se a voi fosse successa la medesima cosa…
La Peaceville ha voluto fare questa inutile compilation con pezzi dei primi 3 dischi invece di concedere alla BWR la possibilità di ristampare tutti gli albums completi in vinile e cd. La cosa è assurda nei nostri confronti perchè i contratti sono scaduti da tempo e soprattutto “Be Forewarned” meriterebbe d’essere ristampato, perchè attualmente introvabile.
Gli ultimi due album dei Pentagram sono usciti su Relapse (“First daze here”) e Black widow (“Sub basement”). Che è successo al tempo del cambiamento di label?
Precisiamo subito che i nostri ultimi due albums sono “Review your choices” e “Sub-Basement” (naturalmente mi riferivo a release ufficiali, escludendo l’episodio su Peaceville n.d. Dark Mayhem), e sono entrambi su BWR, che è la nostra etichetta ufficiale. Quello su Relapse altro non è che una compilation di inediti e singoli del primo periodo.
Negli ultimi dieci anni, il doom è stato molto influenzato dal sound dello Stoner, diffuso soprattutto in America. I Cathedral sembrano esserci dentro, e band come i Bongzilla o gli High on fire uniscono influenze sabbathiane a psichedelia e suoni distorti. Sull’ultimo album, non vi siete sentiti in qualche maniera influenzati da certe correnti? La distorsione di “Sub basement” è così potente, rinnovata…
Alcune bands definite “Stoner” mi piacciono, ma trovo che in genere si tratti di formazioni prive di vera personalità e carisma. I Cathedral sono grandissimi, ma non sono certo una band stoner (mi trovo in netto disappunto, specie parlando di “The ethereal mirror”, o di “The carnival bizarre” n.d. Dark Mayhem)!!!! Si, forse c’è un certo interesse per lo stoner ed il doom , ma si tratta sempre di una goccia in mezzo al mare di stupidaggini commerciali. Così va il mondo! “Sub-Basement” è semplicemente il nostro album migliore, il più potente, il meglio prodotto, il più ispirato…modestamente un capolavoro!
I Pentagram sono una band formata da due musicisti, una situazione che potrebbe sotterrare la probabilità di vedervi dal vivo. Ci sarà mai l’ipotesi di un ritorno ad una line-up completa?
In due tutto procede al meglio. Joe è un grande musicista, un talento enorme, ed io non ho mai cantato meglio in vita mia. Quando ci chiamano dal vivo, cerchiamo in poco tempo di mettere su una four pieces band utilizzando musicisti che da anni gravitano nell’ orbita dei Pentagram, ma per avere una line-up stabile ci vorrebbe una grossa richiesta di date dal vivo in America ed Europa.
“Be forewarned”, album messo in commercio nel 1994, è forse il disco più aottovalutato dei Pentagram. Per me, canzoni come “Wolf’s blood” gli donano una speciale combinazione di malvagità e situazioni atmosferiche. Che ne pensi di quella release?
Come ti ho già detto, “Be forewarned” meriterebbe d’essere ristampato. La BWR ha fatto varie e ripetute richieste alla Peaceville, che però si fa gli affari suoi infischiandosene dei Pentagram. Non lo so… Nella mia vita ho avuto sempre dei problemi con le case discografiche, l’ unica con cui le cose vanno bene è la BWR, ma ora anche loro sanno cosa vuol dire avere a che fare con gente come quelli della Peaceville.
Pezzi come “Frustration” hanno ampie dosi di arpeggi chitarristici, un fattore che mi sento di collegare ai vecchi Death SS, quelli capaci di comporre pezzi come “Welcome to my Hell” ed un disco come “Black Mass”. Ti sei mai sentito influenzato da quella tipologia di doom tanto comune al tempo? Che ne pensi dei lavori più recenti dei Death SS?
Scusa, mi stai chiedendo se siamo stati influenzati dai Death SS o da altre doom bands????? Se la domanda è questa, con molto rispetto per tutti, ma con altrettanta schiettezza ti dico che semmai sono state tutte le bands doom del pianeta ad essere stati influenzati dai Pentagram, Cathedral x primi!!!!!! (anche qui mi permetto di dissentire. Pur essendo “Be forewarned”, primo singolo dei Pentagram, risalente ai primissimi anni settanta, non sono usciti full lenght sino al 1985, cosa che mi fa pensare che i Pentagram, in quei quasi quindici anni di silenzio, abbiano potuto subire grosse influenze da band celebri come già lo erano abbondantemente i Black Sabbath n.d. Dark Mayhem)
Se penso ai Pentagram, penso a Saint Vitus, Black Sabbath o Candlemass. Quando la vostra band fu creata, che cosa ascoltavate?
Tutte le bands che hai citato si sono formate ascoltando i Pentagram, quindi la tua è proprio una strana domanda. Noi suonavamo già nel 1970-71, ed io ho formato la mia prima band nel 1966. Quindi capirai che le mie influenze arrivano da tutt’altra scuola. Ad esempio da gruppi garage psichedelici come Music Machine, Question Markand the Mysterians, 13th Floor Elevator, Sonics, Standells, Seeds… li hai mai sentiti????
Hasselvander, il tuo compagno, è nei Raven ed ha suonato coi Devil Childe, se non erro. In cosa consisteva la sua partecipazione con questi ultimi?
I Devil Child (Childe n.d. Dark Mayhem) sono stati un’ esperienza di Joe, un ottimo album di oscuro e violentissimo heavy metal dove lui appare con uno dei suoi pseudonimi.
Di recente, si parla ovunque delle reunion di Black Sabbath e Candlemass, sia sui giornali, sia fra i fans. Che idea ti sei fatto su queste reunion?
Le reunion???? Per me sono ok, poi i Candlemass praticamente non si erano sciolti ma andavano avanti molto bene senza Marcolin. Per i Black Sabbath è una cosa diversa, ciò appare abbastanza spettacolare ma si tratta solo di apparizioni dal vivo (nonostante si vociferi inutilmente un disco da anni, aggiungerei! n.d. Dark Mayhem)!!!!
Il vostro primo singolo è uscito nel 1972, ma l’attività discografica dei Pentagram è stata fermata fino al 1985, quando “Pentagram” vide la luce. Come mai avete attraversato un così lungo periodo di silenzio?
Too long story!!! Sono veramente troppe le storie, i fatti, i problemi, i cambi di formazione… Questi sono i Pentagram, la gente deve accettare la nostra storia e la nostra nuova realtà, che rappresenta il meglio che possiamo dare, e non mi sembra poco se confrontato con tutto ciò che viene pubblicato oggi nel mondo della musica pesante (concordo a pieno n.d. Dark Mayhem)! I Pentagram di oggi sono grandi ed io personalmente ne sono fiero come sono fiero di non avere mai accettato nessun compromesso nella mia vita di musicista!
Da qualche parte ho letto di strane rivalità tirate su fra te e Wino Weinrich, singer degli Spirit caravan, a causa delle vostre rispettive capacità di singer doom. Aggiungerei in un quartetto Lindqvist e Messiah Marcolin dei Candlemass. Un piccolo commento su questi vocalists?
Wino è un grande, Messiah è un grande!
Lo spazio è tutto tuo: qualche parola per i lettori di MetalManiacs?
Attenti , sta per uscire il nostro primo live ufficiale, “A Keg full of Dynamite” relativo al 1985, e poi arriverà un album di covers, “Deepcovers”, dove rifaremo pezzi di Dust, Mountain, Stooges, MC 5, Sir Lord Baltimore, Alice Cooper… Sarà una cosa pazzesca, divertimento devastante e puro!!!! Seguite sempre il Segno del Lupo!!!
Bobby Liebling
Marco “Dark Mayhem” Belardi