Odal – Sturmes brut

Anno: 2002
Etichetta: DarklandTracklisting:

1 – Einklang
2 – Traum von finsternis
3 – War
4 – A new beginning
5 – Shadows of doom
6 – Sturmes brut
7 – Ausklang

E’ la volta della Germania. Stranamente non per parlare però del thrash tedesco del filone Sodom-Destruction-Kreator, né dell’heavy storico degli appartenenti alle file di Helloween o Gamma ray; la Germania, come del resto tutta l’Europa e gli Stati Uniti, ha un vastissimo proselito nel black metal underground. E gli Odal ne fanno parte. Attaccati alla tradizione pagan conosciuta (ed oggi quasi inflazionata) soprattutto grazie ai Graveland, gli Odal escono nel 2002 con un sette tracce limitato a 666 copie, lo “Sturmes brut” dei miracoli. Una produzione volutamente casereccia per un black lento dalle venature sognanti e talvolta malinconiche danno il la ad un disco mai estremo né grezzo, piuttosto caratterizzato da andamenti sinuosi, melodici e conturbanti lontani però dalle forme sdolcinate di gruppi quali i nuovi paladini del male che troviamo rappresentati sulle magliette dei ragazzini di oggi (ogni riferimento è puramente casuale…). Un disco da non sottovalutare, da ascoltare più volte in modo da cogliere ogni minima sfumatura che lo rende grande, anche se ciò che veramente ne fa la fortuna sono gli indimenticabili nomi di “Einklang”, “Traum von finsternis”, la stupefacente “War” (da non confondere con quella ben più celebre di Burzum), l’ascesa incalazante di “A new beginning”, la bellissima “Shadows of doom”, la maestosità della title-track, per finire con l’outro “Ausklang”. In breve, una scaletta praticamente impeccabile che fa onore alla coppia Taaken-C.K. nel migliore dei modi. Non ci troveremo davanti ad un concentrato di violenza, né alla depressività che letteralmente adoro, tuttavia “Sturmes brut” è un disco che consiglio a tutti coloro che cercano un lavoro senza cali improvvisi capace invece di esaltare e coinvolgere per tutta la sua durata.