Obscurum Malum – Crypta Vox

E’ la prima volta che mi capita di leggere nella bio allegata ad un demo che il proprio lavoro è ricco di difetti, dalla voce alla registrazione, di errori esecutivi e disattenzioni varie, e che tale è stato lasciato per avere margini di miglioramento per i futuri lavori. Questa grandissima onestà è secondo me un qualcosa di positivo, perché è vero sì che i difetti sono molteplici, ma a differenza di tutte le altre volte qui si ammettono i propri limiti anziché giustificarsi con scuse ridicole dicendo di averlo fatto volutamente per creare un prodotto elitario, morboso, grezzo e via dicendo. Obscurum malum è la one-man band di Lord Yshua, curioso personaggio che si trova a suonare tutti gli strumenti ed a programmare la batteria, facendo uscire dal cd un miscuglio quasi incomprensibile di suoni, dove la drum-machine è a volumi quasi impercettibili e la voce è un continuo lamento sussurrato, un sibilo più che un cantato vero e proprio. E’ spiazzante dover dare una valutazione ad un demo introverso come questo, assurdo ma allo stesso tempo intrigante per qualche idea valida che fuoriesce dal caos della registrazione. Stiamo parlando di sei brani cantati in italiano che congiungono sprazzi di geniale malessere a riff elementari e parti del tutto incomprensibili, sei esempi di follia e di completa libertà di agire. Ora come ora, nonostante gli sforzi, non riesco a collocare in modo chiaro questo progetto, come mi risulta impossibile estrarre le caratteristiche dei singoli brani. Per ricevere commenti e valutazioni nitide ci sarebbe bisogno di maggior attenzione per la registrazione – perché così ogni tentativo di capirci qualcosa risulta vano – e soprattutto di curare maggiormente una ad una tutte le tracce, visto che le capacità di farlo ci sono. “Crypta vox” è un lavoro decisamente insufficiente che però non chiude da parte mia le porte a Lord Yshua: ammettere i propri sbagli è un importante passo che dimostra maturità e voglia di far meglio per le future uscite. Se è vero che per far buon black metal occorre una mente malata e sofferente, chissà che il futuro non ci riservi sorprese.