Gli Oak’s Mary dividono con i piacentini Mr. Man il chitarrista Cavitos e anche la label, la Desert Fox Records. Il sound proposto ruota attorno alle influenze grunge e stoner della band, ma non dimentica le radici seventies riproposte, in alcuni divertissement psichedelici, durante le dieci tracce di questo “Tamarindo”, titolo certamente bizzarro. La band non brilla per inventiva e creatività, limitandosi a riproporre una summa d’influenze anche se, c’è da dire che, in certi frangenti la band sembra far emergere un pizzico di personalità nelle composizioni, soprattutto negli assoli di Cavitos. La pecca principale di questo disco è però la mancanza di canzoni, nel senso che nessuna delle tracce risalta sulle altre e ristagna nell’ordinarietà della proposta succitata. “Another Friend” è una buona song, così come pure “Something’s Wrong” e “Goodnight My Baby”, ed il disco seppure registrato in presa diretta offre una buona resa sonora, ma quello che manca alla band è la voglia di osare strutture più personali e originali. Però magari non è nemmeno nelle idee della band suonare originali, soprattutto se si parte da influenze molto valide e piuttosto statiche e poco propense all’evoluzione. Non so a chi possa interessare una band così, suppongo che girando per i pub ce ne siano a bizzeffe di bands che suonino un rock sanguigno e ricco di influenze come gli Oak’s Mary.