Nocturnal – Arrival of the carnivore

Avete presente “We will destroy… you will obey” dei Dekapitator? Se leggete spesso MetalManiacs, molto probabilmente si, perche riesco a citare quel disco ogni quattro-cinque recensioni e nel 90% dei casi lo faccio a sproposito. Bando alle ciance, i qui recensiti Nocturnal, crucchi, sono al primo full lenght su Displeased e si presentano come l’ ennesima band debuttante dedita, anzi devota a sonorita che quindici anni orsono erano gia considerate defunte. Trattasi di uno Speed Metal canonico, molto veloce e risalente a meta anni ’80 che ripesca in primis dai Kreator di “Endless pain” e dello storico mini “Flag of hate”, ed in secondo luogo vi aggiunge quel pizzico di tradizionalismo gia affrontato dai side-project di Tom Angelripper dei Sodom, sotto un’ ottica pero indiscutibilmente rivisitata ed adattata ai dettami stilistici voluti dai Nocturnal, un po’ come si sente spesso nei dischi dei Tankard (ovvero Folk tedesco suonato con riff Speed Metal abbastanza banalotti, ma pur sempre trascinanti). Ho detto “bando alle ciance”, ma parlavo dei Dekapitator… che c’entrano? I Nocturnal sono la loro versione teutonica, anch’essi amanti delle sonorita piu classica ma incapaci di rinunciare ad alte velocita, vocalizzi sporchi, riff ariosi e sovente ricopiati dai Destruction di “Infernal overkill” e “Sentence of Death”, ed a tutti gli altri cliche del caso. Ora che posso dirvi di piu… qualche anno fa andava di moda adulare questi gruppi underground che si formavano col solo scopo di imitare le band estreme degli eighties, vedi Possessed, Slayer e tutti gli altri, ma pur sempre con un tocco di H-M in piu. I Nocturnal Breed si sono fatti una fama di capostipiti di questo, chiamiamolo, “movimento”. Ma i Nocturnal Breed hanno scritto pezzi di grande personalita come “Metal storm rebels” o “Fists of fury”, i Dekapitator hanno fatto la loro parte con “Thundering legions” e altre fantastiche song… i Nocturnal che cosa ci offrono? Nulla, ne una dimostrazione di stile e classe, perche si tratta di due cose che solo le ottime band possiedono, e dalle quali i clone-acts sono sempre rimasti a distanza, ne ottime canzoni. Tutto e dannatamente nella norma, non un picco, non un calo… E io un disco come questo, non lo appoggio… Rimandati all’ esame di settembre, si spera con le idee piu chiare, un vocalist un pelino piu carismatico e il calendario non piu aggiornato all’ ’85. Non che mi sia improvvisamente messo a denigrare chi suona musica ispirata a quella di vent’anni fa, ma perlomeno facciamola perbene…