No eyes to cry – Beyond

Non c’ho manco gli occhi per piangere. Nell’ intro intendo, non ho manco gli occhi per piangere. Anche in tutto il disco non ho gli occhi per piangere. Dicono anche di non piangere sul latte versato. Sulle note sprecate. Contiamo quante sono le note sprecate in questo disco. Nessuna. Tutte. Alcune. Il discorso primordiale è che in combo di questo genere ci sono le capacitá, non completamente formate, e gli ascolti. Scommetto quel che volete che i N.E.t.C. conoscono macelli di Thrash, Death, Nu-Metal e derivati affini. Se la terra è ben concimata, a volte è solo questione di aspettare che il seme cresca. Se l’aspettare diventa eccessivo, a volte è perché qualcosa, lá sotto, è marcito. Come le piantine che ti fanno coltivare con le lenticchie, o i fagioli, alle scuole elementari. Ottima l’idea di usare l’italiano, di usare suoni taglienti e inusuali. Peccato per la produzione, le canzoni e gli arrangiamenti. Ma che stronzo. Grazie. I testi puntano al sodo, nulla di ricercato, e rendono i concetti. Approfondirei l’uso dell’ italiano e il gioco sulle parole. Il punto a favore è che band di questo genere dal vivo spaccano, ma sul disco annoiano un po’. A volte ho sentito band che in sala, per una serie di coincidenze, con le stesse canzoni rendevano moltissimo rispetto al demo. Forse per loro c’è ancora strada da fare ed esperienze da impilare. Ma non mollare è il primo passo. Continuate. Bello l’artwork e tutto il package. “Trasformate il vostro dolore in odio.”