Anno: 2003 Provenienza: Francia Etichetta: Ordealis RecordsTracklisting: 1 – Introducing the plague |
Graditissimo ritorno per i francesi Mütiilation, che dopo il divorzio con la affermata End All Life Productions giungono al quarto full-lenght sotto le redini della Ordealis, etichetta dedita a più generi al contrario della precedente, unicamente indirizzata sul black metal. Nessun timore però, ancora una volta questa mente d’oltralpe pensa solo ed esclusivamente ad un genere, il raw black più dannato e spasmodico senza concessioni ad altre influenze. “Majestas leprosus” è il titolo di ciò che stiamo analizzando, un nove tracce capace di confermare ancora una volta i Mütiilation come band di culto da tenere sopra le righe, poiché quando sono questi i risultati poc’altro è possibile fare se non godere di ciò che si ha tra le mani. Non ci sono novità dal punto di vista sonoro, l’impatto dolente è lo stesso, l’atmosfera plumbea permane e i testi trattano ancora una volta argomenti autodistruttivi, tuttavia a darci l’impressione di esser mutata è la produzione scarsa ma più definita e lineare che nelle precedenti release. “Majestas leprosus” è un disco formidabile che non conosce limiti, dove a svettare è il guitar-work semplice ma toccante di Meyhna’ch, unico reduce della band che da solo riesce ad infondere malessere e nostalgia in una bolgia dominata da grida e da un drumming furioso. E quando il disco inizia a girare, trascurando i pochi ed inutili secondi che compongono “Introducing the plague”, ecco che un nuovo mondo si apre con la stupefacente “Tormenting my nights”, brano commovente tanto è impeccabile e perfetto. In un pezzo del genere non si possono azzardare altri commenti per non rischiare di sminuirlo, è così raro sentire cose di simil calibro che l’episodio potrebbe sembrare isolato in questo contesto, almeno a prima impressione… invece non è difficile accorgersi che questa apparentemente invalicabile soglia viene raggiunta anche da “Destroy your life for Satan” e da “The ungliness inside”, che assieme alle restanti tracce (ad esclusione della insignificante outro “Words of evil”) riescono a formare un’unica grande opera d’arte da comprare ad occhi chiusi. La troppo sottovalutata Francia cela al suo interno formazioni di inestimabile valore per quanto concerne il black metal, tra queste i Mütiilation si collocano ai primi posti. Perché non supportarle?