Muddy Roxx – Muddy Roxx

Eccoci giunti in terra hard rock, dal sapore sempre gradito di retrò e servito in tavola dai qui presenti Muddy Roxx. I capitolini si presentano come già detto, proponendo una lista di canzoni sicuramente interessanti e ben caratterizzate: bei riff di chitarra diretti ed immediati costituiscono il marchio di fabbrica del duo Chiesa – Brancaccio, che svolgono la parte più vistosa assieme al cantante Marco Moretti. Quest’ ultimo possiede un timbro piuttosto particolare, e talvolta canta al di fuori degli schemi producendo risultati piuttosto inconsueti da ascoltare; capita anche di sentire urla stridule alla Tim Baker, alle quali è necessario abituarsi. Fatto il callo a quello che probabilmente è il tratto piu’ originale della band, le canzoni scorrono che è un piacere, fattore di per sé molto positivo, dato che il genere proposto rischia di annoiare ripetendo canoni all’infinito senza alcuna innovazione. L’oscuro lavoro in fase ritmica di Adriano Cilenti e Armando Cereoli è apprezzabile, forse non perfettamente pulito ma comunque orecchiabilissimo. Visto lo stile musicale, la band andrebbe apprezzata dal vivo, mentre in studio il giudizio sommario che si può trarre non è affatto completo; basti però dire che la produzione non è impeccabile ma al di sopra della media in ogni caso e che, una volta abituati al particolarissimo modo di cantare del vocalist gli appassionati di hard rock non dovrebbero restare delusi. Attendo ora di vedere la band che professa la sua fede romanista in modo piuttosto evidente in sede live. Buona la prima.