Mini guida al Gothic Metal – Seconda parte

Ecco a voi la descrizione sommaria di altre otto band!!! Inoltre vorrei specificare che le foto (in questa parte e nella prima) non le scelgo io (è Dark Mayhem …. che tra l’altro ne approfitta per riempire il sito di foto di donne n.d. DavS). Ciao (evidentemente perchè di donne ci capisco più di te! n.d. Marco “Dark Mayhem” Belardi).

DISMAL EUPHONY – Norvegesi . Una band con una concezione musicale straordinaria e che ha avuto grandi intuizioni. Purtroppo però ha raccolto veramente poco, sicuramente avrebbe meritato molta fama in più. Iniziano come band che cerca di mescolare il Black con atmosfere “naturistiche” ed eteree, con le tastiere di Erin e la voce stupenda femminile di Keltziva. Esce così il primo Soria Moria Slott (1996), album penalizzato dalla cattiva produzione, ma che sa immergere l’ascoltatore in un sound unico di atmosfere nebbiose e nordiche, un po’ dolci un po’ taglienti, grazie anche alla presenza del flauto. L’album è cantato in Norvegese. Il secondo Autumn Leaves – the Rebellion of Tides (1997) è un altro capolavoro (il mio preferito) che mischia atmosfere soffuse e orrorifiche, melodia e pesantezza. Sublimi le canzoni A Thousand Rivers e In rememberance of a shroud. Poi, la tragedia: Keltziva ed Erin lasciano la band (NOOOOOO!) e entra alla voce Anja Natasha, brava ma non all’altezza di chi l’ha preceduta. Esce quindi All Little Devils (1999), benedetto dalla produzione di Terje Refnes, eccelso produttore. ALD è però (per quanto riguarda i miei gusti) decisamente inferiore ad Autumn Leaves, senza atmosfere, senza più la stessa magia. L’ultimo Python Zero (2001) sembra quasi una compilation di canzoni di stili diversi, tutte diverse tra loro, alcune molto belle (Magma ad esempio) , altre insufficienti. Nel complesso un album che si puo’ tranquillamente trascurare.
Website: N/A

WITHIN TEMPTATION – Olandesi . Nonostante la produzione di due soli dischi sono già uno dei gruppi più importanti e freschi del panorama, grazie soprattutto alla cantante Sharon Den Adel (i più poweristi di voi la ricorderanno per la sua partecipazione al progetto Avantasia), dotata di una voce acutissima, potente e senza pari. Una voce a volte “un po’ da fatina”, dolce, delicata e ipnotica, ma che sa anche graffiare con parti taglienti e penetranti e dal gusto anche un po’ blues …. Il loro gothic metal è molto influenzato dal doom, cadenzato ma flessuoso. Entrambi gli album Enter (1997) e Mother Earth (2000) sono stupendi! Enter è un album molto vicino al doom/death più classico, growl (in verità poco valido) e canto femminile, chitarre e tastiere. In Mother Earth invece sono state apportate alcune modifiche al sound: è stato rimosso il growl lasciando campo libero alla voce di Sharon (a mio parere un’ottima scelta) , il sound è stato in parte alleggerito e reso più delicato e meno “teso”, più elastico e le composizioni sono arricchite da parti sinfoniche e sintetizzate (tastiere e fiati soprattutto). In un certo senso sono stati presi gli elementi migliori di Enter (già visibili nelle canzoni Restless e Grace) ed epurati i peggiori … per certi versi un album meno metal, ma un album piu’ originale e di grande atmosfera e calore (canzoni preferite : Mother Earth, Ice Queen, Deceiver Of Fools). Da segnalare anche il mini The Dance (1997) soprattutto per l’omonima dolce, romantica e sognante (e un po’ malinconica) canzone!
Website: www.within-temptation.nl

AFTER FOREVER – Olandesi . Un gruppo alquanto strano. Il primo album Prison Of Desire (2000) è sicuramente un ottimo Gothic Metal che includerei nella stessa cerchia di album vicini per stile ai primi dei Theatre Of Tragedy (davvero! non come tanti album che vengono spacciati per tali e poi non lo sono minimamente) .Da ascoltare interamente. Poi il secondo album Decipher (2001) cambia le carte in tavola presentando un suono magniloquente e pomposo, pieno di synth e batteria … a tratti definibile come ‘sinfonico-epico’ (e in certi attimi con un suono quasi power-sinfonico, con grosse cavalcate per chitarra e batteria). Ottima come sempre la voce da soprano di Floor Jansen coadiuvata da un pizzico di growl. Un album più che buono e piuttosto originale, da segnalare le canzoni Monolith Of Doubt, Emphasis.
Website: http://www.afterforever.com

OPERA IX – Italiani. Li inserisco qua come Gothic, sia per la musica (un mix di thrash, gothic, black), sia per l’immaginario fatto di magia, misticismo, esoterismo, la notte, le foreste. Molta fama è dovuta alla cantante Cadaveria, dotata di uno screaming veramente personale e ‘magico’ (mentre in pulito, pur essendo dotata di un bel timbro, deve migliorare la sua tecnica). Sacro Culto (1998) e Black Opera (2000) sono album dotati di indubbio ‘fascino mistico’. Da ascoltare anche la cover di The Rime Of The Ancient Mariner degli Iron Maiden presente su un tributo, per me fatta benissimo, molto più evocativa dell’originale. Poi, Cadaveria esce dalla band e viene rimpiazzata da Madras (un uomo stavolta), e il successivo album Maleventum (2002, recensito su questo sito) non ha più il fascino dei precedenti. Sostanzialmente un’altra band .
Website: http://www.operaix.it

ON THORNS I LAY – Greci. Gli OTIL iniziano propriamente come gruppo Death, ma certe atmosfere, certe sfumature conferiscono alla loro musica un tratto unico che li avvicina al Gothic Metal. Poliedrici, nella loro carriera hanno spesso modificato il loro sound (anche all’interno di uno stesso disco) portandosi da un Gothic-Death molto d’atmosfera (molto mediterraneo, molto da spiaggia – non nel senso delle feste truzze però)…. il mare, le onde, la brezza …. ad esempio l’album Orama (1997), originalissimo concept su Atlantide anche nella scelta dei suoni, con uno stupendo e profondissimo growl ‘acquatico’), o il primo Sounds Of Beautiful Experience (1995), fino ad un Gothic-Rock/Metal romanticissimo, suadente e melodicissimo nei lavori successivi come Future Narcotic (2000) e Crystal Tears (1999). Non un gruppo fondamentale, ma un gruppo in grado di ritagliarsi una propria nicchia artistica … e non è poco! Anzi …
Ciò che li rende unici è poi lo stupendo uso dela viola, romantico, profondo e malinconico.
Ascoltatevi Voluptuous simplicity of the line da SOBE, Atlantis I, The Blue Dream da Orama, Crystal Tears e Eden da Crystal Tears , Desire da Future Narcotic. PS: Da evitare in maniera assoluta l’ultimo Angeldust!!!
Website: N/A

THE 69 EYES – Finlandesi. Dopo un inzio di carriera votato allo Sleazy/Glam (genere che da sempre va forte in Finlandia) piuttosto pesante e roccioso negli album tra il 91 e il 97, possiamo ipotizzare che il cantante Jirky69 abbia visto il film Il Corvo, che quindi si sia tinto i capelli di nero e abbia iniziato ad atteggiarsi a vampiro depresso nerovestito per fregare qualche ragazzina. Sull’album Wasting The Dawn (1999) capisce che è meglio se canta imitando Peter Steele dei Type 0 Negative, con una voce piuttosto bassa e per così dire misteriosa. L’ esperimento riesce (soprattutto nelle canzoni che rispettano questi nuovi canoni: Wasting The Dawn, Lazarus Heart, Hand Of God, Next Stop Paradise … mentre le restanti canzoni sono ancora molto legate allo sleazy). E’ una svolta, portata definitivamente a compimento nel molto buono Blessed Be (2000) , lavoro che santifica all’attenzione internazionale questo loro nuovo immaginario gradevolmente decadente e affascinante, seppur votato al marpionismo più subdolo e strisciante (cambiano anche il tono generale dei titoli delle canzoni). Ballabili, piacevoli e divertenti soprattutto i pezzi Brandon Lee, Sleeping With Lions, The Chair. Potreste adorarlo. L’ ultimo Paris Kills (2002) è a mio parere un parziale ritorno alle vecchie atmosfere sleazy mantenendo qualche elemento del lavoro precedente, a mio parere un album insufficiente.
Website: http://www.69eyes.com

HOLLENTHON – Austriaci. Praticamente quasi una one-man-band del geniale Martin Shirenc. Solo due album, ma veramente ottimi. Il genere proposto è un efficace misto tra Heavy, Power, Death e Gothic Metal, con ampi spunti presi dai Therion, cori e orchestra, e belle chitarre che spingono. Un attacco sonoro epico di grande impatto. Il primo Domus Mundi (1999) è veramente un’ ottimo disco (consigliatissimo, ascoltate ad esempio la traccia Vestige – Non Omnis Moriar ) mentre il secondo With Vilest Of Worms To Dwell (2001) è stato un po’ criticato per l’eccessiva commercialità dei suoni (in effetti è molto più orecchiabile ed easy … ma potrebbe essere un pregio, per me lo è).Da segnalare i pezzi To Kingdom Come, Fire Upon The Blade, Lords Of Bedlam (una rielaborazione del Romeo e Giulietta di Prokovief …. geniale!) Se rispondono ai vostri gusti potranno appassionarvi moltissimo.
Website: http://www.hollenthon.com/

RAIN FELL WITHIN – Statunitensi. Una delle pochissime band statunitensi appartenenti a questo genere. Ora sciolti. Due album discreti (Believe del 1999 e Refuge del 2002), molto simili, caratterizzati dalla bella voce da soprano di Dawn (anche tastierista) su linee vocali molto filanti e veloci, innestate su una batteria molto dinamica. L’unico problema è che spesso le canzoni risultano simili, però se vi piacciono non è un problema insormontabile. Ascoltate qualcosa a caso.
Website: http://www.rainfellwithin.com/

 

DavS