Metal inquisitor – The apparition

Metal Inquisitor stands for nothing other, than onest, traditional Heavy Metal! Formatisi nei primissimi mesi del 1998 e con all’ attivo già due demo-tapes ed un 7″, questi cinque metalheads “in Denim & Leather” hanno pubblicato nel 2002 il loro disco d’ esordio “The Apparition”. La musica dei Metal Inquisitor può essere descritta come un incandescente mix tra sonorità derivative della N.W.O.B.H.M. (piuttosto simili a quelle adottate dai Saxon nella prima parte della loro carriera) ed influenze provenienti direttamente dall’ Heavy Metal underground tedesco del periodo ’84-’85 (sentitevi a tal proposito certi passaggi tracciati dalla lead guitar!!!)…di fatto, un’ avvincente commistione che potrebbe ipoteticamente fare la felicità di tutti coloro che sono rimasti affezionati ad un certo modo di intendere l’ Heavy Rock (quello giusto, anche se ormai quasi del tutto estinto tra le nuove legioni di fans). Io che del resto sono un vero e prorpio nostalgico/fanatico di quelle atmosfere “epico-adolescienziali” che un tempo ci facevano sentire tutti immortali (espressione copiata dal mitico Della Cioppa!), non ho potuto minimamente resistere al clamoroso riff sopra il quale si staglia il ritornello intimidatorio di “Avalon” o ai ritmi infuocati del trittico iniziale composto da “Revenge”, “Zombie Driver” e “Run For Your Life”…se aggiungiamo poi che, perlomeno all’ interno della cadenzata “Watch The Phoenix Die”, il cantante tenta addirittura di fare il verso a Rhett Forrester (con un risultato che lo porta, paradossalmente, a risultare più simile al primissimo Kai Hansen!), capirete che Metal Inquisitor non sono affatto un combo di pivellini…bensì un grande gruppo che meriterebbe tutt’ altra notorietà rispetto a quella ottenuta sino ad oggi!