Mark Schuster – Locked and loaded

E’ un Metal strumentale melodico e potente, quello che ci arriva dagli States da parte di Mike Schuster, con il quale tra l’altro mi scuso per il clamoroso ritardo con cui pubblichiamo questa recensione, “delay” dovuto ad alcuni miei problemi fisici che ancora non mi consentono di avere molto tempo libero. Ma veniamo al sodo: il cd si compone di quattordici intense tracce che faranno venire l’acquolina in bocca a tutti gli amanti dell’ascia elettrica e dei guitar heroes.
“Jojo the monkey dog” si fa amare grazie alle riff energiche ed all’atmosfera originale; ottime melodie in “Breathe”, pezzo Satrianesco per definizione; Mark si esibisce anche in un funk , “Unka Joes Funk”, ottimo brano che renderà felici gli amanti del groove; si prosegue con l’hard rock di “Bitch Bang Baby”, influenzato pesantemente da icone quali Van Halen e e AcDc ( il solo inoltre è uno dei più belli di tutto l’album); che ritmiche in “Take that M.F.”! viene la voglia di accendere l’ampli e tirarsele giù tutte…; atmosfere Gotiche nell’intro di “I am a Machine”, che potrebbe essere ottima come colonna sonora di un film di vampiri o roba del genere, poi il pezzo si “riincanala” su un sentiero molto più “classicamente rock”, e secondo me è un peccato, dato che le sonorità iniziali andavano sviluppate maggiormente ; “You never said goodbye” si dimostra un pezzo davvero struggente, caratterizzato da un fraseggio a tratti ispirato da mister S. Vai, il tema è indovinato e l’arrangiamento non potrebbe essere migliore. Buona produzione ed ottima musica, ed è forse il cd strumentale più “Metallico” che abbia ascoltato nell’ultimo periodo, con forti riferimenti a band ottantiane e ad una pietra miliare del genere come i Dokken. Bravo Mark! Evviva i guitar heroes!