Manowar – The Dawn of Battle

A ben otto mesi dalla sua uscita (lo ascoltai per la prima volta l’undici Aprile), considero ancora “Warriors of the World” un capolavoro totale , uno dei migliori Lp mai concepiti dai quattro guerrieri dello Us Heavy Metal. Sull’ ultimo album dei Manowar si è detto e letto di tutto: oltre ad una serie di giudizi musicalmente negativi espressi solo da una schiera di invidiosi e “losers”, sono piovute pesanti critiche (in questo caso un po’ da tutti) rivolte alla politica adottata dall’ etichetta Nuclear Blast per promuovere la release in questione. Premesso che i vari singolini pubblicati in cd nonchè in formato 12”, il mini dvd e le numerose edizioni limitate su dischetto ottico ed in vinile, sono nate per essere destinate ai soli “Die Hard Fans” della band, devo ammettere di rimpiangere i tempi in cui Manowar usciva per una major label! Non mi piace la Nuclear Blast e tantomeno non mi piace ciò che rappresenta al giorno d’ oggi. Non voglio perdermi in discorsi che forse in pochi (ma buoni) capirebbero, ma per farla breve, solo per citare un piccolo fatto, posso tranquillamente affermare che è colpa della sopracitata etichetta se i quattro Bikers, nel corso del loro ultimo tour, sono saliti sul palco indossando dei ridicoli anfibi più consoni a qualche coglione del Nord Europa che a loro…e ciò non va bene. Come non va bene il fatto che i Manowar abbiano composto una serie di (comunque stupendi e già divenuti mitici) brani “epici”, forse anche perché consigliati da qualche Dipendente della solita label che a suo tempo intuì il potenziale commerciale di un futuro loro nuovo album. I Manowar devono essere lasciati stare, ho capito che hanno firmato un contratto plurimiliardario con Nuclear Blast che sicuramente arricchirà anche loro, ma cazzo… dove è finito il loro lato più “motociclistico”, dove sono finite le schitarrate alla “Number One” o alla “Blow Your Speakers”? L’ anno scorso avevo letto che un possibile titolo di una loro nuova canzone sarebbe stato “Let it Be Louder”: ecco, io voglio semplicemente sentire un pezzo che si intitoli “Let it Be Louder”, e se per puro caso Manowar tornerà ad incidere per una Major (che probabilemte, a scapito del loro album, avrà ben altro a cui pensare!!!), state sicuri che avremo questa benedetta “Let it Be Louder”…perché i Manowar sono LOUD, perché Karl Logan e Scott Columbus sono dei veri Rockers & Bikers, ma sopratutto perché Eric Adams, oltre che a cantare di Thor e di Odino, vorrebbe tanto tornare ad intonare canti di moto, muscoli, amplificatori che esplodono o “schiave del piacere” (e non tirate fuori le minchiate sul loro presunto maschilismo, perché alla fine la musica ed i testi dei Manowar sono in alcuni frangenti un vero e proprio credo, ma in altri solo puro e sano divertimento)! Ma arriviamo alle due nuove canzoni presenti in questo nuovo singolo realizzato in tre differenti formati, in uno dei quali è anche inclusa un’ ampia anticipazione dell’ imminente Dvd “Fire & Blood”: “The Dawn of Battle” ed “I Believe” sono semplicemente mastodontiche! Seppur non rientranti nella sopracitata categoria di “Biker rock-songs” da me amate alla follia, i due nuovi brani conferiscono ancora una volta a Manowar lo status di miglior Heavy Metal band della storia. La Title Track è una rasoiata di fragoroso metallo epico-guerresco, un fast anthem costruito su una sequenza di riffs “Loud & Proud” impreziosito da un refrain che definire “d’ assalto” sarebbe riduttivo, mentre la successiva e senza dubbio più originale “I Believe”, rappresenta (ovviamente secondo me) ciò che la storica “Heads or Tails” fu per i Running Wild: un inno trionfale musicato in un “toud de force” cadenzato ed oscuro, ma al tempo stesso “commerciale”…un incoraggiamento a contare sempre e comunque sulle proprie forze per far fronte ad ogni ostilità! Quando Eric arriva ad intonare il ritornello “All stand together for the world to see, now the time is right to live out all our dreams…”, sembra realmente di tornare ad udire il Rob Halford di “Heavy Duty/Defenders of the Faith”, cioè non un semplice cantante, ma un vero e proprio trascinatore di folle! E noi Metalheads, noi che crediamo in tutto e per tutto nel potere del vero Heavy Metal, saremo pronti a rispondere al grido di incoraggiamento lanciatoci da Eric Adams! Ed attenzione a catalogarci come “gente” facilmente influenzabile da qualsiasi fesseria: la nostra è semplicemente una grande voglia di condividere insieme un mitico genere musicale e lo smisurato amore nei confronti di una band a cui tutti dobbiamo molto, una band che senza l’ appoggio dei suoi fedelissimi seguaci, forse non sarebbe arrivata così in alto!