Noti come black metal band di culto attiva fin dal ’93 nella scena norvegese, i Manes tornano oggi sul mercato con il sorprendente “Vilosophe”, un album che con il black metal non ha più nulla a che vedere, ma che sicuramente farà molto parlare di sé. Sentiamo cosa hanno da dire in proposito i diretti interessati, rappresentati da Torstein “bass, words & thoughts”.
Intervista raccolta da: Mystika
Fino all’uscita di “Vilosophe” i Manes erano conosciuti come black metal band della scena underground scandinava. Ora tale definizione è per lo meno fuorviante… Vuoi introdurre la tua band al pubblico italiano raccontandoci qualcosa della storia del gruppo fino ad oggi?
Hey laggiù! Ok, spero di avere da qualche parte un’agevole biografia da cui saccheggiare qualche informazione da darti, ma, hem… non sei fortunata… Bene, i Manes sono in giro da circa dieci anni e hanno prodotto tre demos e due album, adesso. L’ultimo album è intitolato “Vilosophe” come dicevi. Il primo è “Under ein blodraud maane” ed è stato scritto dagli otto ai dieci anni fa, e comprende molto materiale tratto dai tre demos. Per tutti i demos e per il primo album i Manes erano un duo, con Cern che si occupava di tutto tranne che della voce di cui era responsabile Sargatanas, Ora invece siamo una band completa. Hello Italy! We are Manes!!! Questa sì che è un’introduzione formale e appropriata… un bel ciao!
La metamorfosi della vostra musica è un dato di fatto: come la spieghi? Vi sentite oggi di rinnegare il vostro passato di black metal band?
Non si è trattato di un cambiamento improvviso, semplicemente ora siamo qualcosa di nuovo e non vogliamo più essere ciò che eravamo prima. Si è trattato di una progressione lenta, e non documentata. Direi che evoluzione è la parola giusta. Come dicevo prima, le canzoni di “Under ein blodraud maane” sono state composte dagli otto ai dieci anni fa, e questo spiega un sacco di cose. Posso dirti che noi non rinnegheremo mai il passato – sono dannatamente orgoglioso di appartenere alla band che ha realizzato il demo “Maanens natt” – anche se io non suonavo nei Manes prima di “Vilosophe”. Io personalmente amo il black metal rozzo e crudo, ma trovo che attualmente il genere non abbia molto da offrire. Uno dei miei dischi preferiti di sempre è “Under a funeral moon” dei Darkthrone, ma credo che tutti dovremmo lasciare che il passato resti passato… Per me, nulla può riportare indietro il “black magic”, la nera magia di quei tempi.
Credo che definire la vostra proposta musicale sia alquanto arduo, volete provarci voi stessi?
No. Rispondiamo semplicemente: “ascoltate con le vostre orecchie”. Potrei dire che suoniamo come i Manowar, ma sarebbe una bugia. La Code666 (la geniale e oculata label italiana che ha scovato questi folli, n.d. Mystika) ha cercato di descrivere il nostro sound citando altre bands, ma noi preferiamo non farlo. Non abbiamo mai provato a suonare come qualcun altro. Abbiamo solo suonato la musica che ci sarebbe piaciuto ascoltare, davvero. Comunque potrei girare a te la domanda…
No, per l’amor di Dio, riuscire a descrivere “Vilosophe” in sede di recensione è stata un’impresa! Basta e avanza… Ma io insisto: parliamo di influenze musicali: quali gruppi in particolare vi hanno influenzato spingendovi a creare il vostro singolare stile musicale?
Wow, questa domanda la preferisco… hmmmmm. Ok, proviamo, ma comunque io parlo solo a nome mio. Posso iniziare con gruppi come Motorhead, Slayer, Metallica e Wasp, ecc. O forse potrei iniziare con i Bathory e l’intera scena black metal? Ok, non voglio fare il difficile, ma è una domanda molto difficile. Al limite potrei sparare i nomi scritti sul mio cappello nero, qui: Morbid Angel, Massive Attack, Motorhead, Morphine, Mogwai, My dying Bride… Oh cazzo, era il cappello metal! Vabbè, meglio finirla qui… Diciamo che i gruppi che ascolto di più oggi sono quelli che iniziano per O e per P. (?!?!?, n.d. Mystika)
Ma segui ancora la scena black metal?
Guarda, ho iniziato ascoltando le bands di cui ti parlavo prima, ma non sono bravo in questo tipo di discorsi, temo sempre di dimenticare qualche nome importante. Gli Aborym sono grandi, ma credo che tu li conosca già. Anche gli Isis sono grandi! Sono sotto Ipecac, una delle labels che stimo di più, con altri grandi gruppi come Fantomas e Tomahawk. Posso citarti i Tool… e gli Alice in Chains, di “Dirt” soprattutto, uno dei pochi gioielli usciti dalla merdosa era grunge. E il dannato Aphex Twin, anche se non ho mai capito perché ci paragonano a lui… Ma tutti dovrebbero impazzire per Aphex Twin! …e poi…adoro gli Immolation! “Close to a world below” è un must, essenziale! Ascolto un sacco di death metal in questo periodo: Hate Eternal, Rebelliun, Impiety (o fanno black metal?) ecc. . Oh, ma mi avevi chiesto se sono ancora interessato alla scena black metal. No, non posso dirti di esserlo. La maggior parte delle bands sembrano trovare divertente limitarsi a copiare i grandi nomi del passato. No, io non seguo la scena, ma ciò non vuol dire che non apprezzi le buone bands black metal (e simili), come Aborym e Thorns. E i vecchi dischi di Darkthrone, Burzum, Gorgoroth, Mayhem ecc. E soprattutto, ho dimenticato gli Anathema! Certo, non suonano black metal, ma sono davvero un grande gruppo! “Judgement” è davvero un Signor album (con la “S” maiuscola)! Comunque ripeto: parlo in prima persona come avrai capito… non posso rispondere per gli altri del gruppo.
Provi a descrivermi “Vilosophe”, magari traccia per traccia? E poi una curiosità, qual è il tuo pezzo preferito?
Noooooo, non credo di volerlo fare. Mi piacerebbe davvero leggere un “track by track” se lo trovo, ma io non lo farò. Mi piace l’album per intero, e l’ascolto ancora quando mi ci sento in tema, ma… canzone/i preferita/e??? Mi piace molto “Diving with your hands bound (nearly flying)”, e la combinazione delle ultime due tracce.
Parlami un po’ dei testi: “Vilosophe” è un concpt album?
Non lo chiamerei un concept, nel senso in cui di solito si intende la parola, ma per certi versi potrebbe esserlo. Penso che i temi trattati potrebbero essere ristretti nel formato di una tazzina di caffè espresso (questo detto mi è nuovo, n.d. Mystika), ma non c’entrano nulla tutte quelle storielle di guerrieri ammazza-draghi che di solito vengono dal nord… (track 1) il guerriero corre in soccorso del povero piccolo villaggio e ha in premio la mano della principessa (track 2), ma va a finire che si sc**a la regina (track 3 – 4), e deve scappare dalla porta segreta del castello inseguito dal re (track 5), fornito di bacchetta magica capace di trasformare tutti i guerrieri ammazza-draghi in ciambelle (track 6), glassate al cioccolato (track 7) … (però è simpatico, n.d. Mystika). Insomma, non è roba del genere. I testi sono molto personali, e comunque penso che la copertina del disco esprima molto bene ciò che volevamo dire (sì, se non fosse un tantino astratta, n.d. Mystika). Non ci sono molte scritte, ed è una cosa voluta. I testi sono parte della musica, e puoi trarne quel che preferisci. Noi non abbiamo interessi politici o roba del genere, la musica e i testi si completano a vicenda.
Concerti? Vedremo mai i Manes dal vivo?
Abbiamo fatto un solo concerto fin’ora, con i Red Harvest, ma credo che ne faremo altri. Penso che potremmo fare davvero qualcosa di speciale se ne facessimo altri… Insomma, io non mi limiterei a stare sul palco a suonare riffs, non so se mi spiego, non so. Sarebbe bello suonare in Italia, mi piacerebbe molto venire a Milano, fare un bel concerto e farmi servire da Michele (promoter della Code666, n.d. Mystika) la sua tanto chiacchierata pasta… Questo sarebbe grande… ah, con del vino!
Siete entrati di recente nel pregiato rooster della Code666: cosa mi dici di questa label? Siete soddisfatti di come lavora per voi?
Ho sentito che Michele è un maestro nel fare la pasta, un vero chef. Tu ne sai qualcosa? Spero che non sia la solita cosa della pasta surgelata da scongelare… Sono molto soddisfatto della Code666, giusto per fare un po’ il serio. Sono dannatamente serio, davvero: sono professionali e ambiziosi e sembrano davvero credere nella musica di qualità (confermo in pieno! n.d. Mystika) non limitandosi a inseguire mode e denaro. Mi auguro che realizzino del merchandising per i Manes. Non ti piacerebbe indossare una tuta da jogging dei Manes?!? Ma sto dicendo di nuovo ca**ate, e avevo promesso di essere serio! Sembra proprio che non sarò mai un buon cristiano. Ma non importa. Comunque una t-shirt non sarebbe male. A parte gli scherzi, la Code666 è una grande label!
La Code666 tra l’altro è un’etichetta italiana, tu conosci un po’ la scena metal italiana?
Conosco i Necrodeath ovviamente, e poi gli Opera IX, sono italiani vero? Conosco Mauro e i suoi Canaan ma non suonano esattamente metal, hanno un contratto con la Eibon records. E poi gli Aborym, ma credo di averteli nominati già più volte… Ahhhh, fuck it – non sono bravo con le nazionalità. E poi a chi importa di dove è un gruppo? Se la musica è buona, è buona dovunque.
Chiudi come preferisci…
Ok, grazie per lo spazio concessomi, e scusami per i miei deliri. Sai, qui in Norvegia è notte e sono stanco morto per via di un concerto fatto l’altro ieri con l’altra mia band, i Chton. Le mie ginocchia sono andate, e mi fa malissimo il collo, mi fa male come il collo di Satana se fosse stato ad un concerto dei Chton! Avrei voluto essere più intelligente e risponderti in italiano, ma non lo sono… Ma l’italiano non è quella lingua che assomiglia tanto al latino? Ah, scommetto che tu vai in giro dicendo di continuo “De mysteriis dom sathanas” tutto il tempo… o mi sbaglio? (ma ci immaginano così i norvegesi?!? n.d. Mystika). Adios amigo, ma questo è messicano, credo…