Karizma – Document

E’ difficile recensire un disco che ha poco a da spartire con l’ambito hard & heavy, è difficile perchè personalmente mi ritengo piuttosto ignorante su un genere che merita un profondo rispetto, ma un ascolto molto prolungato e soprattutto uno ‘studio’ non indifferente. Forse è piu’ facile citare un nome (sia chiaro, anche gli altri nomi presenti sono noti), quello del drummer, un certo Vinnie Colaiuta, fenomeno delle percussioni che ha all’attivo una serie pressochè infinita di partecipazioni celebri. Dimenticatevi i giubbotti borchiati, perchè qui si parla di fusion, di sei canzoni che intrattengono il pubblico per oltre un’ ora. Dimenticavo infatti di dire che si tratta di una registrazione dal vivo, ma sinceramente non si nota una grande differenza tra un disco in studio, visto il sound pulito alla perfezione di una band di autentici fenomeni.Sicuramente, per chi non è abituato a queste sonorità, l’ascolto del platter risulterà estremamente ostico, non nego di aver avuto difficoltà ad assimilare il disco, che si snoda si in frequenti cambiamenti di stile e di tempo, ma rischia di annoiare un orecchio poco acculturato nel campo. Alla fin fine Document può di sicuro piacere a due categorie di ascoltatori, in primis gli appassionati del genere, che troveranno una band di altissimo livello in una prestazione maiuscola, in secondo luogo ai musicisti che voglio approfondire lo studio dello strumento. Per chi è abituato ad altri lidi consiglierei un ascolto preventivo prima di acquistare un disco che potrebbe giacere inutilizzato sui vostri scaffali.