Iron savior – Battering ram

L’astronave di Piet Sielck esplode il quinto sigillo di una carriera quanto mai esaltante e che, partita in sordina come progetto collaterale del famoso produttore teutonico, arricchita dalla presenza di un personaggio carismatico come Kay Hansen, è finita nel corso degli anni per diventare una sorta di cult-band del movimento power tedesco, regalando sempre prodotti di buona qualità. Non sfugge alla regola neppure il nuovo full-lenght “Battering Ram”, un disco costruito su misura per le corde vocali di Mr. Sielck, ma soprattutto, testimonial di quel tipico metal “da birra e crauti”, che caratterizza ogni produzione firmata dal buon Piet, forse il miglior rappresentante o, meglio, piu accanito sostenitore del power metal “Made in Germany”, insieme al folletto Kay Hansen. L’inizio esplosivo di “Battering Ram” ci introduce a diversi inni da “festival” come “Tyranny Of Steel” o come la conclusiva “H.M. Powered Man”, brani che coinvolgono fin dal primo approccio, mentre tutto il resto del disco si muove su quelle coordinate da ” a.b.c.” del power metal, forse troppo scontato per colpire nel segno, anche se l’energia e qualche felice intuizione, potrebbero far presagire a qualcosa di certamente migliore.
Siamo al cospetto di una band che non vuole spostare di un accordo, il compitino imparato fin troppo bene a memoria e se questo puo’ rappresentare un segno di rispetto nei confronti dei fans che ne hanno decretato il successo, il sospetto è che questa formula magica non potrà durare in eterno, soprattutto se non hai la storia consolidata di band istituzionali quali Saxon o Gamma Ray, se proprio vogliamo scavare tra gli affetti non tanto velati degli Iron Savior.