IR8 Vs. Sexoturica – IR8 Vs. Sexoturica

Vi suonano nuovi i nomi dei due gruppi che hanno concorso alla realizzazione di questo split? Cercate di scavare nei meandri della vostra mente, non faticherete molto a ricordare quelle news apparse sulle riviste metal di sei/sette anni fa secondo le quali la casa discografica dei Metallica, la Elektra se non erro, proibiva ai membri della band di pubblicare lavori solisti. Qualche atavica reminescenza? No? Vi aiuto io: IR8 e Sexoturica sono due progetti messi insieme tra il ’94 e il ’95 da Jason Newsted e Tom Hunting degli Exodus, affiancati alla chitarra da un giovanissimo Devin Townsend da una parte e da Andreas Kisser dall’altra. L’esistenza delle due bands si concretizzò nella realizzazione di due rispettivi demo, e fu seguita dalle sanguinose battaglie legali portate avanti dai musicisti (naturalmente sconfitti) per poterli pubblicare. Adesso, a tanti anni di distanza da quelle news, mi ritrovo tra le mani il frutto di cotanto impegno sotto forma di split-Cd: immaginatevi il mio entusiasmo nel poter finalmente ascoltare i prodotti che, anni or sono, furono la causa delle accese diatribe che infuocarono gli animi dell’audience metal… La curiosità di sentire cosa poteva sgorgare dalla sbrigliata creatività del più metallaro dei four horsemen, perdipiù coadiuvato da altri musicisti coi controcazzi, era davvero grande. Ma purtroppo, la delusione provata dopo un attento ascolto lo è stata ancora di più: si comincia male con gli IR8, che esordiscono con la pachidermica lentezza di “Colossus”, eretta su di un banale riff stoppato, e con la seguente“Nothing”, più veloce e meno noiosa grazie ai frequenti cambi di tempo, ma troppo lunga per rendere quantitativamente sufficienti gli esigui contenuti. Il songwriting non brilla certo per fantasia ed originalità, è vero, ma basta davvero poco per accorgersi che il più grosso neo della musica proposta è proprio la sforzata voce di Newsted, oltremodo goffa nei passaggi più scanditi e del tutto priva di quel carisma di cui un vero front man dovrebbe essere ampiamente dotato. La successiva “Black On Black” si regge su basi più tipicamente Hard Core, ma riesce a scivolar via senza far rumore, nonostante sia guarnita da un bell’assolo ultratecnico di Townsend (non credevo fosse capace di tali funambolismi), lasciando il posto ai relativamente più concreti Sexoturica, comunque insufficienti per scontatezza e per la solita, orribile voce del bassista. I quattro accordi in croce di “Alone” la dicono lunga, pur se muniti di un certo mordente, e certamente non andiamo troppo meglio con le atmosfere di “Zone Of Death”, una sorta di grunge metallizzato alla Alice In Chains (ma non aspettatevi le spettacolari armonie vocali di questi ultimi). Chiude il disco la groovy “Dead Soul At Sleep”, vagamente riconducibile agli stessi Sepultura di “Chaos A.D.” nonché buon pretesto per mostrare le ottime doti tecniche di Hunting e Kisser. Capisco che questo split sia solo un demo concepito in poco tempo giusto per divertirsi, ma vista la mediocrità della musica inclusa mi sento di consigliarne l’acquisto ai soli maniaci dei membri coinvolti. Peccato.