Iberna – Iberna

Originalità? Per averne a sufficienza non basta fondare una one-man band che canti testi in italiano e che si avvalga di suoni sintetici adagiati alla meno peggio sulle proprie canzoni. Né basta inserire minimali armonie sintetizzate per spezzare l’assalto e rendere più avvincente la musica che si propone. L’esordio del progetto Iberna è il tanto pretenzioso quanto mal riuscito tentativo di Mauro Spadoni di dar genesi ad un discorso musicale che abbracci le proprie principali influenze, ma che riesca anche ad assumere un senso compiuto pur non avendo una band alle spalle. Non tutte le ciambelle però riescono col buco: il prodotto finito si rivela gravemente carente pressochè su tutti i fronti e, se la piacevolezza delle melodie dell’intro potrebbe far presagire qualcosa di buono nella quasi mezz’ora a venire, proseguendo con l’ascolto è l’insensata cacofonia a farla da padrona assoluta. Passi per l’irreprensibile growl che declama (tra l’altro in maniera neanche troppo convinta) degli improbabili testi in italiano, ma di fronte a suoni inintelligibili (curati dallo stesso Mauro), insensate strutture dei brani, errori esecutivi grossi come case ed una drum machine mal programmata in lontanissimo sottofondo, rimane ben poco da annoverare tra i lati positivi del demo degli Iberna. Alcuni suoni sintetizzati interessanti fanno occasionalmente capolino, ma il mare magno di mediocrità in cui nuotano, altro non fa che sopprimere ogni spunto decente che può presentarsi lungo le otto tracce del demo in questione. Dispiace sempre stroncare il lavoro di musicisti volenterosi che operano nell’underground nostrano, ma in questo caso urge un lavoro davvero duro per arrivare a comporre, arrangiare, eseguire e registrare una musica che possa definirsi buona. Alla prossima…