Ad un anno di distanza dall’ ultimo soffio vitale degli Houwitser (side-project che coinvolgeva membri di Sinister e Judgment Day), la Displeased ha la bella idea di ristamparne l’esordio del 1998 con un nuovo artwork, una nuova intro e ben sette bonus tracks. Sorvoliamo pure sull’ effettivo valore di queste ultime, visto che altro non si tratta che di versioni demo (e quindi dai suoni assai più scadenti) di pezzi già inclusi nella tracklist: quale sia il senso di iniziative simili mi risulta assai oscuro e per questo nutro diversi dubbi circa l’utilità di questa riedizione… ma lasciamo stare, parliamo piuttosto di musica. “Death But Not Buried” è un bel lavoro di Death Metal old-school: violentissimo, anche se mai troppo veloce, e perlopiù lontano dalle finezze tecniche a cui le tendenze più ‘moderne’ del genere ci hanno abituato. La gente che sta(va) dietro al progetto Houwitser è di certo lontana dal dilettantismo, è gente che ci sa fare, e l’onestà e la cattiveria con cui il loro esordio è stato composto e suonato ne è la prova più lampante. Le 14, brevi tracce (se si escludono i suddetti ‘contenuti extra’), escono godibili, coinvolgenti, ben strutturate e varie abbastanza da non annoiare mai e, sebbene esenti da qualsivoglia pretesa di innovazione o di elaboratezza, si lasciano facilmente apprezzare per quello che sono: puro Death Metal, punto e basta. Morale della favola: se già avete la prima edizione lasciate pure perdere la presente release, se però ancora non avete provato “Death But Not Buried” e siete alla ricerca di una mazzata Death Metal degna dei ‘bei tempi andati’, allora vi consiglio di farci un pensierino…