Hour of Penance – Disturbance

Beh, cosa vi volete aspettare da una band che, secondo quanto riportato dalla bio ufficiale, ha avuto la propria “epiphany” ascoltando quel capolavoro di feralità che risponde al nome di “Bloodthirst”, opera degli evergreen Cannibal Corpse? Ma una bella mazzata tra capo e collo, naturalmente!!! I brutalissimi romani Hour Of Penance esordiscono sulla label ispanica Xtreem Music (ex Repulse)… ed è subito massacro! Con una tecnica strumentale che davvero non ha nulla da invidiare a quella dei mostri sacri d’oltre Oceano ed un pugno di canzoni ben composte, velocissime e pesanti come si conviene, i Deathsters capitolini giungono a noi per ricoprire il ruolo di band leader di un movimento estremo nazionale che, diciamocelo, finora ci ha regalato ben pochi episodi degni di nota. “Disturbance” è il classico disco cui ogni buon estimatore del Brutal dovrebbe dare un’ascoltatina, qualcosa di cui la scena italiana debba andare fiera, un disco da sparare a tutto volume soltanto per il gusto di farsi polverizzare mentre sulla nostra faccia si va dipingendo un compiacente quanto malcelato ghigno masochistico. Quaranta minuti di maledetto metallo della morte quindi, non originale a tutti i costi, ma dotato di sufficiente personalità per non suonare come una fotocopia sbiadita di qualcuna delle solite band storiche: su “Disturbance” convivono Deicide, Cannibal Corpse, Nile (la struttura della lunga “Blood Tribute” li ricorda molto), Internal Suffering e Krisiun, ma il lavoro in questione, pur non mancando di onorare tutte le peculiarità del genere, suona fresco quanto basta per non insinuare nell’ascoltatore sgradite sensazioni di deja vù. Per darvi un’idea della ferocia e della professionalità che rinverrete sull’esordio degli Hour Of Penance pensate a “Depopulate” dei Vile (nientepopòdimenoche…), ma immaginatelo dotato di un suono di gran lunga più robusto e di una carica omicida ancor più mirata: già vi viene l’acquolina in bocca, non è vero? E se a tutto questo ben di Satana aggiungete una inaspettata varietà negli arrangiamenti ed un impatto che ammette davvero pochi rivali, il quadro sarà completo per poter affermare che anche in Italia abbiamo una piccola ma bellicosa succursale floridiana…