Gli Hollenthon sono una band austriaca dedita al genere più complesso che mi sia mai capitato. Tanto per capirsi, il suono oscilla tra black melodico, death, power, e chi più ne ha più ne metta. La discografia conta solo due albums, “Domus mundi” e “With vilest of worms to dwell”, uno più bello dell’altro, da avere ad ogni costo. La line-up è formata da due sole persone: il tuttofare Martin Schirenc (con cui si è svolta l’intervista) e il batterista Mike Groeger.
Ciao Martin! Innanzitutto complimenti per “With vilest of worms to dwell”, è un disco fantastico, più lo ascolto e più ne rimango affascinato. Ce ne parli?
Prima di tutto grazie. WVOWTD è il nostro secondo album ed è stato rilasciato nel giugno 2001 attraverso la Napalm Records. E’ stato registrato e mixato nel mio studio e masterizzato negli Indiscreet Audio in Germania.
Come nascono gli Hollenthon? Ho notato che la line-up non è delle più comuni…
E’ vero. Io ho suonato quasi tutti gli strumenti in questo album tranne la batteria, suonata da Mike Groeger e le vocals femminili, che ha cantato mia moglie Elena. Lei è anche la responsabile di tutte le lyrics su questo album. Ultimo ma non da meno c’è una breve apparizione di Rob Barrett (Malevolent Creation, ex Cannibal Corpse) su “Woe to the Defeated”.
Cosa significa “Hollenthon”?
Se c’è un significato, allora io non lo so. E’ solo il nome di un piccolo villaggio in Austria. Mi piaceva il nome, così l’ho confiscato.
Siete appena al secondo full-lenght, e già tra “Domus mundi” e “With vilest of worms to dwell” ci sono grandissime differenze. Se il primo era una sorta di amalgama tra generi più estremi come death e black e la melodia del power affiancati a massicce dosi di folk, nel secondo la componente folk è fortemente diminuita, per dar spazio ad un lavoro molto sinfonico, con la presenza di strumenti orchestrali quali violini e trombe. Cosa ci aspetteremo dal prossimo album?
Non ho ancora iniziato a scrivere nuovo materiale, quindi non posso dire come sarà il sound del nuovo album. Non progetto mai le cose, vengono fuori quando faccio esperimenti in studio. Mi piace lavorare in questo modo, perché fa sì che il sound dell’intero album sia più spontaneo. Ma ti posso assicurare che i fans non rimarranno delusi dal nuovo album. Sarà ancora il sound degli Hollenthon.
Quali sono i gruppi che ti hanno ispirato maggiormente?
Sono stato ispirato da tutte le bands degli anni 80 con cui sono cresciuto, come Slayer, Venom, Priest, Maiden, Manowar, Celtic Frost, Cirith Ungol, Exodus, Manilla Road, solo per fare qualche nome.
Come vi organizzate per riproporre dal vivo i brani?
Noi siamo un four piece, batteria, basso e due chitarre, e abbiamo un registratore hard-disk per i samples. Il batterista usa cuffie e suona su un click track. Questo è l’unico modo per realizzare uno show degli Hollenthon senza uccidere il nostro budget.
L’Austria è sicuramente in secondo piano rispetto ad altri paesi europei riguardo al metal. Ci sono state molte difficoltà ad emergere?
Non penso che oggigiorno dipenda da dove vieni, poiché ci sono bands da ogni paese che hanno un contratto e albums pubblicati. Era più difficile alla fine degli anni 80, quando io cominciai con i Pungent Stench, ma oggi non importa la provenienza. E’ la musica che conta, che è una buona cosa, ma d’altra parte non abbiamo un premio perché proveniamo da un paese più “esotico”.
Avete in programma concerti in Italia?
Abbiamo suonato a Milano poco tempo fa, ma desidererei tornarci nuovamente. Se non avessimo la possibilità di tornare presto, suoneremo di nuovo in Italia nel nostro prossimo tour.
Alcuni dicono che in questi anni il metal sia rinato, altri che sia morto. Come giudichi la scena musicale attuale?
Ovviamente non è morto, ma attualmente ci sono troppe bands,e molte di queste provano a copiare le tendenze invece di suonare musica originale. Il mercato è saturo di bands senza ispirazione che vengono e vanno, ma c’è sempre una minoranza che si leva dalla massa. Ma devo ammettere che preferisco ancora ascoltare i gruppi con cui sono cresciuto piuttosto che il materiale più recente.