Hermano – Only a suggestion

“Un misto di Kyuss e Soundgarden sparato a 100 miglia all’ora”. Questa è la dicitura dell’ etichettona nera che sovrasta la copertina dell’ ennesimo lavoro del peregrinante John Garcia: citazioni come piovessero e un pizzico di autostima non indifferente. Ok, le 100 miglia io non ce le vedo proprio, sarà che non ho l’Autovelox, ma diciamo che i tempi non sono assolutamente dei più tirati e che non siamo davanti ad una sperimentazione di Stoner/HC. D’altronde John Garcia è una vecchissima conoscenza fondamentale per ogni amante del grunge, del rock, del post-rock, dell’ hard rock, dello stoner, della musica grattuggiosa con chiari riferimenti agli anni ’70 e pertanto non sconvolgerà nessuno sapere che questo disco suona non molto distante dagli Unida, dai QOTSA e dai Kyuss…Uno stoner di stampo più classico rispetto agli High On fire o agli Alabama Thunderpussy viene sviscerato in 8 brevi, ma goderecce, canzoni che mostrano come lo stoner sia saldo e stabile, senza manie commerciali e privo di influenze, con i suoi suoni caldissimi e aridi… una sessione desertica, insomma. Un ottimo disco che centra ad ogni singola traccia il proprio obiettivo: suonare psichedelico e anni ’70 senza annoiare o in-trip-pare l’ ascoltatore, con melodie sempre ben calibrate e arrangiamenti immediati ma non banali. Non so chi sia il signor Moreno che citano in ben due titoli delle canzoni dell’album, non penso sia minimamente coinvolto con i nostri Mondiali, ad ogni modo… beh… il senso del disco è tutto lì, non si può dire che sia esattamente il riassunto di questi 30 minuti scarsi (gia’ riassunti di per se’!!! n.d.a) ma a metà disco non è possibile pensare “questa è l’anima del cd”. Consiglio l’ acquisto soprattutto a coloro che in questi giorni sbavano dietro a “Songs for the deaf” dei Queens of the stone age o che hanno trovato il coraggio per rispondere alla domanda “cos’è lo stoner?”: perchè Garcia è il re e gli altri sono i discepoli, pregi e difetti annessi. Comunque il mio… è solo un suggerimento!!!