Hearse – Armageddon mon amour

Nutrivo delle belle aspettative per questo secondo disco degli Hearse, formazione che tutti sanno essere capitanata dal buon Johan Liiva (ex vocalist degli Arch Enemy) e che con molta probabilità deve la sua esistenza, nonchè la sua discreta notorietà, eclusivamente a questa sbandierata nobile presenza. Come si era già verificato con il debut ‘Dominion Reptilian’, col presente ‘Armageddon Mon Amour’ gli Hearse ci danno esattamente quel che soltanto potevamo aspettarci da loro, ossia una riproposizione più ruvida e old style (ovviamente swedish death metal old style) del sound consacrato dai ‘cugini’ Arch Enemy su un disco acclamato quanto valido quale ‘Burning Bridges’, ma ancor di più sul più seminale ‘Black Earth’. L’opener ‘Mountain of the solar eclipse’, dapprima col suo riffone rozzo riesumato dai primi Entombed, poi con le sue melodie di chitarra strizzanti sfacciatamente l’occhio all”Amott style’, non lascia dubbi in proposito. E il concetto viene ribadito con ancor maggiore chiarezza dalla seconda traccia, dalla terza, dalla quarta e così via. In particolare ‘Turncoat’ suona Arch Enemy come non mai, ma in generale tutto il platter sà di già sentito, con la variante, dicevo sopra, di un forte accento ereditato dal death svedese vecchia maniera. Questo comunque non sarebbe nemmeno male… Voglio dire: e chi schiferebbe un altro ‘Burning Bridges’, o un ‘Black Earth’ volume II? Nessuno credo. Il problema però è che gli Hearse in definitiva non possono vantare la classe dell’ originale, e i rimandi restano sempre e solo brutte copie. La produzione poi, piuttosto impastata e grezza, non gioca a favore dei nostri, e indebolisce ulteriormente il tutto. Passo falso quindi, ma qualche nostalgico incallito potrebbe anche trovarci pane per i propri denti.