In attesa di pubblicare il loro quarto album, i danesi Hatesphere hanno deciso di concedere ai propri fans un piccolo antipasto costituito da quattro brani, e intitolato “The Killing Ep”. Se, come si dice, il buon giorno si vede dal mattino, beh, allora non possiamo non aspettarci un grande disco da parte di questi cinque pazzi scatenati. Il loro thrash metal è veramente travolgente, diretto e privo di fronzoli, merito soprattutto del cantato schizofrenico di Jacob Bredahl, molto simile per certi versi a quello del grande Phil Anselmo, non bisogna comunque dimenticare il tappeto sonoro creato dai suoi compagni d’avventura ai quali va il merito di aver ideato un sound potente e compatto con chitarre distorte che producono riffs potentissimi ed una sezione ritmica che detta i tempi serratissimi di questa folle corsa che è The Killing Ep. Nonostante gli Hatesphere tengano premuto parecchio il piede sull’ acceleratore, al momento giusto, sanno anche rallentare, riuscendo così a dare una certa dinamicità alle composizioni le quali risultano tutte di buonissimo livello grazie soprattutto alla furia che le accompagna e che contraddistingue in particolare l’ultimo brano, Trip At The Brain, qui Jacob Bredahl da letteralmente il meglio di se, recita alla perfezione la parte dello psicopatico, come piace a me, parossismo puro, istinti primordiali, urla liberatorie… siii è proprio quello di cui ho bisogno!!! Mi preme, infine, fare i complimenti al batterista Gyldenøhr vera e propria forza motrice all’ interno della band, il suo drumming potente, incalzante, svolge a mio parere un’ azione trainante per la musica degli Hatesphere, rendendola travolgente.