Ed eccolo qua il nuovo atteso LP di una delle bands più discusse dell’ ultimo decennio metallico! Ho sempre ritenuto buona la proposta musicale offertaci nel corso di questi cinque anni dall’ ormai celebre act Svedese; in particolar modo ho sempre apprezzato le loro dischiarzaioni d’ intenti in cui si affermavano convinti “supporters” di Accept e Twisted Sister (due dei migliori Heavy Rock groups di tutti i tempi), nonché le numerose cult-covers gentilmente offerteci per omaggiare autentici eroi del calibro di Stormwitch, Pretty Maids ed Heavy Load. D’ altro canto non ho mai nascosto alcune riserve sulla voce del loro cantante in quanto, anche se buona, non ha mai “graffiato” a sufficienza risultando in molti frangenti poco intensa e profonda…ragazzi se Hammerfall avesse avuto un vocalist di prima categoria, brani come “Stone Cold”, “Let the Hammer Fall” o “A Legend Reborn” avrebbero conquistato un posto d’ onore negli annali della nostra musica preferita, e non scherzo!
“Crimson Thunder” è forse il platter più roccioso composto sino ad oggi dall’ accoppiata Dronjak/Cans: sopratutto la timbrica di quest’ ultimo, anche se solo nei frangenti più anthemico/ritmati, è divenuta più corposa e adatta ad una band che suona Heavy Metal, una band che in futuro putrà e DOVRA’ diventare sempre più “louder”! Ma godiamoci intanto i nuovi Hammerfall-classics che questa volta rispondono al nome di “Riders of the Storm”, “Hearts on Fire”, “Crimson Thunder” e soprattutto “The Unforgiving Blade”! Quest’ ultima in particolare è venuta fuori praticamente perfetta: riffs corazzati, vocals minacciose ed un andamento epico fungono infatti da contorno a quello che io forse considero il più bel refrein letteralmente inventato da questi metalheads Svedesi! Parlando di ritornelli è impossibile comunque non citare quelli contenuti nelle sopracitate “Riders of the Storm” e “Hearts on Fire”, una dietro l’ altra assemblate per inaugurare nel più metallico ed incendiario dei modi questo nuovo lavoro. La bellissima Title Track è rivestita da un particolare flavour epicheggiante, per un cadenzato d’ altri tempi reso ancor più solenne grazie al tuonante drumming dell’ ampiamente rodato ed esperto Andreas Johansson, autore in tutto l’ album di una grandissima prova strumentale! Gli episodi in cui Hammerfall preme maggiormente sull’ acceleratore, rispondono oggi al nome di “On the Edge of Honour”, “Trailblazers” ed “Hero’s Return”: niente da dire, si tratta infatti di tre ottimi pezzi cosrtuiti, a seconda dei frangenti, sulla base di galoppanti riffs in terzina o tempi più Speed Metal oriented; è in queste songs (le cui melodie portanti sono in fin dei conti davvero ottime) che il cantante dovrebbe maggiormente sforzarsi nell’ esprimemrsi con una timbrica più “loud” e graffiante senza voler a tutti i costi raggiungere picchi vocali che forse non gli competono! L’ ascolto dell’ album non è comunque finito…oltre infatti ad un paio di strumentali intitolate “Lore of the Arcane” (piuttosto inutile!) e “In Memoriam” (in questo caso ispitatissima!), gli Hammerfall hanno pensato di inserire in scaletta due cover versions di storici brani tra loro molto differenti: sto parlando della misconosciuta “Angel of Mercy” in origine scritta da David Chastain per chiudere la prima facciata dell’ Lp “Ruler of the Wasteland” (Roadrunner Records, 1986), e della celebre “Rising Force” tratta dallo storico “Odyssey” (Polydor, 1998) degli Yngwie J. Malmsteen’s Rising Force, ripoposta in chiusura di “Crimson Thunder” come bonus track…chiarito il fatto che qualsiasi “Hammerfall’s cover” non potrà mai rivaleggiare con la rispettiva versione originale del pezzo, devo ammettere di essermi volentieri reimmerso tra le plumbee e cadenzate atmosfere che sempre hanno avvolto “Angel of Mercy”, facendomi in seguito piacevolmente coinvolgere per la milionesima volta dal mitico refrain che corredava il pezzo d’ apertura del quarto LP di Malmsteen! Apprezzerei un loro futuro album interamente dedicato alla riproposizione di canzoni scritte da storiche HM bands, ed in particolar modo sarei curioso di valutare una ipotetica tribute-release dedicata al vecchio Heavy britannico di Demon, Tytan, Tokyo Blade o Diamond Head, tutti gruppi il cui stile si adatterebbe ad essere ripreso dagli Hammerfall (magari con duetti di voce tra Cans ed i singers che in origine resero immortali gli innumerevoli hits delle sopracitate bands…ma qui sto forse lasciandomi travolgere dalla mia fantasia…!).