Grave digger – Intervista a Manni Schmidt (guitars)

Dopo tanti annunci e smentite, finalmente siamo riusciti ad offrirvi l’intervista ai Grave digger! Un frettoloso Manni Schmidt, ex chitarrista dei Rage, per chi non lo sapesse, ci spiega il presente ed il futuro della sua corrente band, evitando accuratamente di parlare o sparlare dei problemi che affliggono Chris Bontendahl in relazione all’instabilità della formazione e della faccenda Uwe Lulis.

Intervista a cura di: Dark Mayhem

Hail Manni! Sei l’ultimo arrivato nella band di Chris Bontendahl. In passato ci sono stati grandi cambiamenti, grandi musicisti come Jorg Michael od Uwe Lulis che si sono succeduti all’interno dei Grave digger. Perchè tutti questi cambiamenti, che mi dici?
Ti dico che dovresti chiedere a Chris. Scusami per questo!
Raccontaci qualcosa sul tuo passato nei Rage…Che esperienze hai avuto?
Sono ancora orgoglioso dei miei vecchi tempi trascorsi con i Rage! Ho fatto i miei primi passi nella musica professionale, nel business, ed abbiamo registrato del grandissimo materiale assieme! Non dimentico mai il mio passato, ed i posti dove mi sono trovato…
E riguardo al tuo presente musicale? Come sei entrato in contatto con Chris e gli altri membri dei Grave digger?
Conosco Jens sin da quando avevo dodici anni, e quando avevano bisogno di un nuovo chitarrista mi hanno chiamato, chiedendomi se fossi stato interessato. E lo ero!
I Grave digger di adesso sembrano più legati al power metal rispetto a quelli che avevano prodotto dischi come Knights of the cross ed i precedenti lavori. Sarà possibile sentire ancora il vostro suono pesante, in futuro?
Il materiale che andrà a comporre il nuovo album sarà molto più pesante, si. Ci stiamo lavorando su, e riguarderà molto il vecchio metal, il vecchio stile. Ci saranno molti più riffs di puro heavy metal rispetto alla direzione intrapresa su “The grave digger”.
Che è successo con Uwe Lulis?
Posso solo dirti che la sua nuova band si chiama “Rebellion”.
Nel vostro sito internet è detto che le liriche di “The grave digger” sono ispirate ad Edgar Allan Poe. Come mai avete scelto in questa direzione, dopo tutti quegli album incentrati su situazioni e temi epici?
Mentre stavamo componendo Chris stava leggendo alcune storie di Poe, e lo stavano molto ispirando ed attraendo. Non c’è un motivo particolare per il quale abbiamo scelto di parlare di Poe, però.
Domanda inevitabile: per te che cos’è il vero Metal? C’è chi lo lega a questioni di attitudine, chi ad una tipologia di suono particolare…
Il vero metal, per me, è il feeling speciale che nasceva dagli anni ottanta. Ero un fan di tantissime bands quando il True metal era oramai nato, e così è rimasta una cosa davvero speciale per me.
Che ne pensi dell’uso dell’elettronica nel Metal? Un vantaggio o un danno? Del resto, già quando gli Iron maiden ne utilizzarono piccole dosi negli Eighties vennero fuori molte polemiche…
Per me tutto è permesso.
Parliamo di un argomento piuttosto battuto negli ultimi tempi. Che ne pensi del download di musica dalla rete?
Per me non c’è una grande differenza fra il passato ed il presente. Prima la gente si scambiava le cassette non originali, le doppiava ed iniziavano a girare, mentre ora si scarica la musica dalla rete. La gente vuole ascoltare la musica, e se costa troppo e i soldi non ci sono, quella è la via più naturale dalla quale si può passare. Se questo per le compagnie rappresenta un problema, beh, allora che pensino ai prezzi che stabiliscono!
Per concludere l’intervista, qualche parola per i fans dei Grave digger?
Aspettate il nostro nuovo album! Uscirà nel maggio del 2003, ed il Reaper vi avrà tutti!!! Vivete allegri ed aprite le vostre menti, solo così ci sarà pace! I miei migliori auguri!