Wurdulak, Christ inversion, Necrophagia, Eibon, Gorelord……dalla Baphomet di Phil Anselmo non pare esser destinato ad uscire nulla di buono: dischi malvagi, diretti, ai limiti del concetto di musica estrema, ma allo stesso tempo l’impressione che, nonostante i suddetti progetti non siano tutti quanti relativi ai nomi di Killjoy e Phil, i due farebbero bene a ripassarsi i classici del metal estremo per avere una minima idea su cosa realmente esso significa. Il disco dei Gorelord di Jehmod e Frediablo, band proveniente dalla Norvegia, si presenta come una chiara e pura manifestazione di brutalità ed estremismo, un lavoro unidirezionale capace di racchiudere in sè più limiti che sorprese positive. La ripetitività scorre infatti nei brani “Force fed on human flesh” quasi in maniera solenne, poichè scorgere nelle sue note dei momenti di rilievo o perlomeno un tocco di varietà significherebbe essere sul punto di compiere un mezzo miracolo. Nonostante dalla Scandinavia giungano in maniera inarrestabile nuove sensazioni relative alla scena death, Phil Anselmo pare volersi accaparrare i meno efficaci, e di certo non bastano le comparse come guest musician di Maniac (Mayhem), all’opera nei vocalizzi di “Hell’s kitchen”, e Killjoy (Necrophagia), che peraltro collabora con Frediablo persino nella sua band primaria. Parlando di estremismo puro e di spunti splatter-gore, questa band, confrontata coi mostri del genere quali Mortician o i più accessibili Cannibal corpse, non ha qualitativamente nulla a che spartire.Se volete del buon death metal scandinavo, andate a occhi chiusi sui Blood red throne, e lasciate perdere i Gorelord, poichè un disco come questo non riesco a consigliarlo neanche ai veri maniacs del death brutale.