Nuovo mini per i Glacial Fear dopo quel “Fetish Parade” che tanto fece parlare di sé quattro anni or sono: è proprio da qui che il four piece catanzarese muove oggi i propri passi, arrivando a sfornare un prodotto che, tra ritmiche thrasheggianti, accenni pronghiani ed un profondo retaggio hard-core, suona come una diretta prosecuzione del passato più prossimo della band. Una continuazione che però viene intrisa di una violenza davvero inedita e che, abbinata al classico stile apocalittico del gruppo, crea un quadro ancor più completo ed allettante. Il nuovo vocalist Giuseppe Pascale poi si adatta perfettamente a questa nuova sfumatura e, in virtù della propria capacità di imprimere la giusta profondità alla furia prettamente Death-core di brani come “Lives Before Profit”, si rivela un acquisto davvero appropriato per i Glacial Fear. Ma se è vero che le parti più tirate di “Illmatic” colpiscono a dovere, è altrettanto vero che quando la band cerca di spingersi su territori leggermente più ‘nu’, si verificano delle inesorabili cadute di tono: è questo il caso delle clean vocals mal concepite e mal eseguite di “Permanent Conflict”, ma anche delle strutture e degli arrangiamenti poco efficaci che ogni tanto si rinvengono lungo le songs dell’album. Davvero magnifiche le chitarre, così piene di dissonanze rimembranti la psichedelia metallizzata dei Voivod, buoni gli inserti elettronici, ma l’impressione è che i Glacial Fear, per puntare all’eccellenza, debbano concentrarsi di più sull’efficacia dei singoli pezzi. Certo, nel complesso “Illmatic” è un buon disco, ma preferisco aspettare il prossimo full-lenght per farmi un’idea definitiva circa l’effettivo valore del gruppo.