|
||||
Recensione
|
||||
Genere: Doom Metal
La band viene da Pescara e suona una sorta di Doom Metal molto lento e cadenzato. Il primo pezzo, The Light and The Dark Rose, è carino… doom funereo dalla durata di 16 minuti… la voce è pulita e cadenzata ma alquanto stonata mentre la seconda traccia At Dusk è un intermezzo acustico per chitarra. Gli altri pezzi sono sempre della stessa risma… anche meno interessanti a dire la verità… soprattutto quando nella terza traccia appare uno scialbo growl e uno screaming fuori posto. Tirando le somme, il maggior difetto del disco è la voce maschile pulita, un po’ stonata, e la mancanza di una certa atmosfera coinvolgente… tuttavia le parti di piano e tastiera sono carine. E devo dire che la scelta di suonare questo genere di musica è coraggiosa. Spazio divertimento: nel foglietto allegato al cd leggo frasi veramente interessanti che meritano un commento… leggo la frase “Il progetto è quello di fare musica dark”, e la frase “ottenendo una miscela di death, doom e dark-wave”. Qua l’influenza dark-wave proprio non c’è… magari in autoradio i membri della band avranno 20 cd dark-wave, ma su questo demo non ce ne è traccia. Spero che si riferiscano al loro primo demo (Stasis è il secondo demo). Come spiegare questo, allora? Ma ovviamente pensando “male”. E uno si ricorda che anni fa, quando andavano di moda Rhapsody e arrangiamenti sinfonici, tutti millantavano grosse influenze da parte della musica Classica, parlavano di orchestrazioni e barocchismi e sembravano tutti usciti dal conservatorio, insomma mancava solo che indossassero il parruccone di Mozart… ora però i tempi sono cambiati, si nasconde il diploma del conservatorio (chi ce l’ ha) e si cambia genere. Le tastierine, quando andavano di moda i Dimmu Borgir, erano tastierine definite Symphonic, ora sono dark-wave (ma sono SEMPRE le stesse tastierine… e sono spesso di gusto a tratti un po’ baroccheggiante, diciamo). Mode. Stupidaggini. Anche perchè dire dark-wave e doom e un po’ un controsenso, sono due cose che musicalmente fanno quasi a pugni. Vabbè, pazienza… la moda cambierà ancora. In ogni caso mi sembra veramente brutto che una band che suona Doom (che è un genere nobile) paia nascondere il genere suonato in favore di un altro genere. Si poteva benissimo scrivere “musica oscura” senza usare un termine anglofono che guardacaso va molto di moda. In cerca di una label? Mah, spero che gli addetti che lavorano nelle etichette discografiche il demo lo ascoltino un minimo. E anche le webzine (e non si limitino invece a ricopiare la press-bio). Spazio divertimento/sfogo terminato. E a parte tutto, comunque questo sarebbe un pessimo cd dark… |