Gaia Epicus – Satrap

Cosa?!? La sottoscritta che recensisce un disco power metal?!? Ebbene sì: questo innocuo dischetto tanto allegro e positivo è decisamente finito nelle mani sbagliate (per un errore della Sound Riot, che lo ha recapitato a me insieme a un cattivissimo promo black), ma ormai non c’è scampo per i norvegesi Gaia Epicus: sono caduti nelle mie grinfie! A parte gli scherzi, la situazione non è stata poi tanto critica, perché i G. E. con il presente debut album dimostrano di sapersi destreggiare abbastanza col genere suonato, evitando di scadere nelle pacchianate che tanto spesso guastano il power metal. Intendiamoci, la proposta musicale dei G. E. è quanto di più scontato e prevedibile si possa immaginare per un gruppo power, ma devo ammettere che non è malaccio. Power “happy” metal di fattura abbastanza datata, e che segue pedissequamente il copione scritto dalle band madri del genere, nello specifico Iron Maiden ed Helloween (per la parte strumentale) e Gamma Ray (per la voce), nomi che durante l’ascolto del disco spuntano fuori spesso in maniera invadente. Dunque ci troviamo di fronte ad un dischetto di discreta fattura, ben suonato e arrangiato, ma dalla personalità meno che nulla. Se quest’ultima caratteristica per voi non è un problema, allora potete anche farci un pensierino, altrimenti girate alla larga. E’ vero pure che si tratta solo di un debut ed è cattiveria sparare sulla croce rossa, ma in tutta onestà non mi sento di sponsorizzare uscite di questo tipo, che hanno ben poco da dire ormai anche agli amanti del genere. Un disco simile al limite può suscitare l’interesse del power metaller collezionista e maniacale, che deve aver tutte le uscite del genere, ma non credo possa attrarre l’attenzione del fan medio di Stratovarius e compagnia bella. In ogni caso sapete cosa comprate: Gamma Ray + Helloween + Iron Maiden (e allora perché non rispolverare qualche bel “Keeper…”, o un “Land of the free” o un “Angel’s Cry”?).