Magnifico! Stupendo! Incredibile!!! I Funeral tornano dopo l’album Tragedies del 1995 e svariati demo, e nel 2002 (o 2003, non so quando è uscito con precisione) per la label italiana Nocturnal Music sfornano questo immenso disco dal titolo In Fields Of Pestilent Grief. I fan puristi dei Funeral magari storceranno la bocca a sentire che la band ha un po’ modificato il proprio sound, passando dall’ ultralento ma melodicissimo doom (che appunto qualcuno chiama Funeral Doom) a un doom sempre lento, ma un po’ più brioso e dinamico (a tratti quasi ‘stonerizzato’, direi). Il risultato è un disco spaventoso e pompatissimo, energico senza essere troppo ruvido o marcio, un suono pieno e potente, lentezza e dinamicità si mescolano alla perfezione, dove la voce femminile di Hanne riempe l’ambiente (andando sù e sù e sù ancora) e le chitarre marciano compatte e ispirate. E poi musicalmente l’album èsempre vario, ci sono continue trovate e sorprese a ogni canzone, riff nuovi e ricercati e combinazioni melodiche interessanti ed emozionanti, come in The Repentant, già stupenda dal primo attacco e trascinantissima fino alla fine, fino al tripudio totale della conclusione tra l’assolo e il riverbero continuo dei suoni, o in The Stings I Carry col suo incedere ipnotico e il trillo (seppur lentissimo e cadenzato) di chitarra che poi diventa a tratti marcetta. O ancora la pesante ma melodicissima What Could Have Been, con la sua stupenda batteria in contro tempo e settata per avere un suono sordo. Meraviglioso il contrasto tra ruvidezza delle chitarre e la voce acutissima di Hanne. Ottima anche la scelta di fare canzoni più corte e di eliminare i rutti (cioè il growl… e pure lo screaming). A parte la penultima traccia Vile The Pains che contiene voci maschili di varia fattura. Atmosfere meravigliose e mistiche, massima soddisfazione del suono, groove a volontà… un godimento assoluto. Erano secoli che un album Doom non mi prendeva così. Godo!!! Capolavoro, di solito coi voti mi trattengo, ma questo merita veramente, del resto ci sono almeno 45 minuti di musica veramente significativa (e il resto è comunque di gran livello, anche se magari più ‘tipizzato’ e stereotipato)… e mi spiace che a causa della mia politica dei voti bassi, molti dischi spazzatura prenderanno voti più alti (ahahahahahhahah, tristezza n.d.a.).