Quando una band riesce a stupirmi sono sempre contento… e questo è il caso dei romani En Declin, gothic-rock band che esordisce con il suo primo full vero e proprio. I punti di riferimento sono abbastanza chiari, e in verità io stesso avevo pensato durante i primi ascolti di trovarmi di fronte ad una clone-band degli ultimi Katatonia (il che non sarebbe mica un male, se si riuscisse a copiare davvero bene), con una spruzzata di Opeth a condire il tutto; tuttavia ero parzialmente fuori strada. E’ sufficiente ascoltare dei piccoli capolavori come ‘1647’ per rendesi conto che gli svedesi non sono gli unici ad influenzare gli En Declin, che si rivelano un po’ meno minimalisti dei “discouraged ones”, aggiungendo ai tipici canoni del gothic-rock una certa qual sensibilità grunge, oltre a puntare su linee bassistiche molto efficaci ed eleganti. Il disco scorre con una facilità impressionante, riuscendo lo stesso a lasciare il segno grazie tracce marcatamente malinconiche e dolci come ‘My anger’ o dall’altro lato maggiormente aggressive quali ‘When edge…’. Un disco da fare proprio. Chissà come suonano ‘sti romanacci dal vivo…