Edguy – Hellfire club

Suona ancora più tosto e corposo del solito, l’attesissimo “Hellfire Club”, il full lenght che inizia il nuovo corso della band in sella alla prestigiosa Nuclear Blast, etichetta che tenta, con i geniali colpi ad effetto di Tobias Sammet, di surrogare la partenza verso altri lidi di una “macchina da soldi” come gli Stratovarius. E’ indubbio che l’attuale creatività di Tobias Sammet, un musicista completo e per giunta nel pieno della propria maturità artistica, non è nemmeno lontana parente rispetto a quella che ha portato Timo Tolkki in primis, a sciorinare le ultime fiacche e deludenti prestazioni degli Stratovarius, ma è altrettanto innegabile che i modelli primari per gli Edguy, alla luce di quanto prodotto su “Hellfire Club”, rimangono sempre i “maestri” finnici, quelli di “Destiny” e di “Infinite”, con capolavori come “Visions” ed “Episode”, per il momento ancora fuori portata per i volonterosi e talentuosi tedeschi. Quasi tutti i brani del disco incarnano l’essenza fondamentale del power metal, fatta di ritmi sempre serrati, articolati con linee melodiche molto “funny” e sempre estremamente gradevoli, riff orecchiabili che fungono da base, e su tutto e tutti, la splendida voce di Sammett, una vera forza della natura , un valore aggiunto per ogni brano che attraversa le sue corde vocali. Tra le cose migliori del lavoro, ottimo comunque nella sua globalità, citerei la rocciosa “King Of Fools”, un passo in avanti verso aree ancora inesplorate dalla band, la killer song “Mysteria”, granitica al punto giusto, e la briosa nonchè divertente “Lavatory Love Machine”, un salto a pie’ pari in territori al confine con il glam rock dei seminali Slade!!!! Penso che “Hellfire Club” rappresenti il disco della definitiva consacrazione per gli Edguy, cosa che ormai tutti davano per scontato visto le premesse ma, soprattutto, che sia il disco che tutti i fans della band tedesca si auguravano di ascoltare, scongiurando la possibiltà di qualche passo falso. Non condivido, infine, la decisione presa dalla Nuclear Blast di “frazionare” tutti i brani del promo con monologhi di Tobias Sammet, con l’unico scopo di impedirne la diffusione in rete, mancando assolutamente di rispetto per chi deve esprimere un’ analisi obbiettiva , completa ed esauriente del prodotto… E’ un po’ come provare la potenza di una Ferrari sui viali di circonvallazione all’ora di punta.