Non se ne può veramente più di band che, per farsi notare, ci propinano da anni la stessa minestra riscaldata, ossia il classico dischetto di epic power metal, pieno zeppo di riffoni granitici, cavalcate in doppia cassa e cori alla Manowar, senza un minimo di creatività e di originalità o senza il minimo tentativo di osare qualche soluzione innovativa. Senza nulla togliere alla loro buona volontà ed all’ impegno profuso, questi Dragonheart, brasiliani di Paranà, sono veramente poca cosa, a partire dal tasso tecnico e qualitativo dei musicisti alquanto discutibile, per finire ad un songwriting di bassa leva che rasenta la noia, e “Throne Of The Alliance” è lo specchio fedele di tanta mediocrità, dove è veramente impresa ardua trovare qualche passaggio degno di nota. Per scovare una traccia che si faccia perlomeno ascoltare, bisogna arrivare in fondo al cd, precisamente alla numero dodici “Sunrise In The Akronis Sky”, un orecchiabile cavalcata power dal ritornello accattivante e d’effetto in perfetto stile Hammerfall, che si fa apprezzare per una buona fluidità e per un refrain particolarmente incisivo, e non è da buttare neppure il richiamo celtico di “Mystical Forest”, altro brano che almeno si stacca dalla piattezza generale. Tutto il resto, come diceva il “saggio” Califano, e’ noia!!!