In una veste elegante e ben congegnata Lord of Illusions, fatica numero uno dei nostri Crystal Empire, si presenta alle webzine e alle label con la speranza di riscuotere consensi e pareri positivi. Iniziamo col dire che il terreno sul quale la formazione si muove è estremamente battuto e molto difficile: il power con influenze anni ottanta proposto dalla band è, purtroppo, usato ed abusato ai giorni nostri ed il rischio è che si trascuri l’intero genere senza cogliere qualche singola sfumatura interessante (rischio che, vista la quantità di album fotocopia che molti musicisti sfornano, non è affatto remoto). Il ragionamento appena compiuto torna utile per descrivere la band: band che propone si un genere che non brilla per originalità, ma che riesce comunque a offrire alcuni spunti particolari. Ai ragazzi, fondamentalmente, non manca il coraggio di osare e di imporsi e tale coraggio è sostenuto da cinque canzoni che non annoiano ma anzi risultano ascoltabili e trascinanti quanto basta. Buona la prova del vocalist Simon Byron, dotato di un timbro molto acuto che risalta specialmente su Crystal Empire, prima canzone del lotto; qualcosa ancora da sistemare in fase di sound, che risulta piuttosto “sporco”. Comunque sia, buona la prima, ora non posso che attendere un full-lenght e augurare alla band di trovare un ingaggio presso una casa discografica.