Anno: 2004 Provenienza: Svezia Etichetta: Agonia RecordsTracklisting: 1 – Helvetestoner |
Proseguendo imperterriti verso il mutamento stilistico cominciato con il discreto ma deludente “Only true believers” dello scorso anno, gli Armagedda tornano in luce con un lavoro ancor più particolare e spiazzante del suo predecessore. “Ond spiritism” mi ha meravigliato in particolare per il manifestarsi di un’originalità e di un sound personale che fino ad ora mancavano del tutto nella band svedese: bisogna infatti ammettere che il capolavoro “The final war approaching”, pur impossibile da bissare, risentiva fortemente del periodo darkthroniano ’91-’95, e il cambio di stile riscontrato nel successivo “Only true believers” seguiva per l’appunto i passi più recenti di Nocturno culto e Fenriz, quelli che da “Plaguewielder” ad oggi si differenziano per le influenze ancor più marcate dell’heavy/thrash dei Celtic frost. “Ond spiritism” segna quindi un leggero distacco coi classici stilemi norvegesi, è un platter dai livelli oscillanti, lungo da vivere ma semplice nella struttura, che porta a viaggiare tra la sensazionale “Helvetestoner”, la tanto semplice quanto particolare “Döpt I oheligt vatten”, la geniale “Afsked” (a mio avviso la migliore del disco), la prolissa e banale “Ændalykt”, la valida “Döden styr livet”, il contemplativo intermezzo “Gravgaardspsalm”, la complessa e ottima “Afgrundsvisioner” e la superficiale outro “Oftaerd”. Nonostante i brani riescano a stupire in più occasioni, ciò che frena il mio entusiasmo nei confronti del terzo disco della formazione svedese è l’eccessivo ripetersi dello stesso riff all’interno delle singole tracce, sottoposte a pochi cambi per smaltire l’eccessiva lunghezza che li contraddistingue. Grazie ai colpi di genio venuti fuori in “Afsked” e “Afgrundsvisioner” e alla voglia di creare qualcosa di personale, il duo formato da Graav e A sarà pure riuscito a migliorare leggermente i livelli di “Only true believers”, ma quello che rappresentavano per me gli Armagedda ai tempi del mastodontico “The final war approaching” è distante anni luce da ciò che sono divenuti in questi ultimi due anni.