Affliction – Affliction

Eppure ero sicuro di avere già sentito da qualche parte il nome degli Affliction… Qualcuno di voi si ricorda di “Dawn Of Gods”, famigerata compilation che uscì ormai diversi anni or sono e che includeva canzoni appartenenti ai più esposti gruppi underground italiani dediti alla musica estrema? La band in questione era presente col pezzo “Self Reality” (che tra l’altro viene riproposto anche in questa sede) e riuscì a segnalarsi come uno dei migliori acts presenti sulla suddetta compilation (non che la concorrenza fosse così “competitiva”, ma il risultato fu comunque positivo). Da allora ne è passata molta di acqua sotto i ponti, ma gli Affliction, con encomiabile perseveranza, portano avanti il discorso cominciato tanto tempo fa, continuando coerentemente a proporre un Death Metal veloce, ben suonato e assolutamente devoto alle bands (in particolar quella del compianto Chuck Schuldiner) che all’inizio della decade passata infuocarono i palchi dell’assolata terra Floridiana. Vista la loro storia, appare naturale il fatto che l’asso nella manica dei nostri derivi proprio dalla loro lunga esperienza in campo musicale: nella composizione delle quattro tracce infatti si riesce a intravedere un impegno quasi maniacale e la perfetta coesione strutturale che ne scaturisce porta alla gradevole impressione che ogni riff, ogni singola parte strumentale siano perfettamente inseriti nel contesto che li racchiude. Non mancano le pecche di turno (linee di voce dalla struttura insufficientemente curata, partiture di batteria oltremodo monocordi, carente varietà nel riffing), ma il prodotto che viene fuori dal lavoro di questi perugini è ben prodotto, suonato con una buona dose di perizia tecnica (buono il groove del batterista) e in definitiva molto piacevole all’ascolto. Gli ottimi interventi solisti del chitarrista-cantante, nonché unico compositore Mick, non sono altro che la ciliegina sulla torta che fuga ogni dubbio circa la grande professionalità di questa band. Promossi a pieni voti.