Chi non conosce gli AC/DC? Probabilmente qualche tribù centrafricana non li conosce…o i vostri nonni o bisnonni! Ma al giorno d’oggi, penso (e SPERO) che tutti abbiano sentito ALMENO nominare la mitica band australiana! E proprio dal loro vastissimo repertorio di video, ho voluto rendervi partecipi di una delle song più allegre nonché belle di quel mitico album che segnò l’inizio di una seconda era per gli AC/DC: la canzone è You Shook Me All Night Long e l’album è, ovviamente… Back in Black!!! Il video è uno dei migliori mai fatti dagli AC/DC, tra quelli che ho visto, a mio avviso, in quanto è già inseribile nella correntedei video degli Eighties, che lascia dietro a sé la staticità dei video degli anni ’70, ed ha una qualità invidiabile per i video dell’epoca, sia come qualità video che come qualità in toto del video (audio compreso). Comunque, il video mostra l’appuntamento tra il nostro “eroe” Bon Scott e una splendida figliuola, che come lui si veste aspettando il fidanzato: da notare qui il contrasto tra la “trivialità” della preparazione di lui (guardate la prima immagine sotto) e la “nobiltà” della preparazione di lei (seconda immagine). Dopo che alcuni ragazzi (gli altri membri degli AC/DC) lo seguono prendendolo in giro, finalmente l’eroe Bon arriva a casa della ragazza, dove lei lo sta aspettando in trepidante attesa. Tutto contento Bon sale le scale con la spesa tra le braccia e una volta aperta la porta, si scatena il finimondo! Lei (s)vestita di pelle nera che cavalca un toro meccanico, circondata da una ventina di altre belle ragazze che fanno ginnastica su una cyclette molto…..orizzontale e altre che ballicchiano, tutte (s)vestite con vari abitini succinti in pelle, molto maliziosi! La storia del video è questa, molto carino e divertente, soprattutto la faccia di Bon quando entra nella camera di lei e vede quel finimondo!!! Sulla canzone, c’è poco da dire: lo stile e la “metrica” sono quelli soliti degli AC/DC, con il solito eccellente lavoro di Angus Young, la solita voce di Bon Scott (un aggettivo che mi viene è “al catrame”…) e un coinvolgimento pressoché totale soprattutto nel ritornello, un vero esempio di come fare Hard Rock puro e semplice, in tutta la sua malizia, potenza e bellezza! Grazie AC/DC!