A2A – Demo

Cover
Tracklist
1 – No return
2 – N.E.
3 – Expressure
4 – Like Simple Minds
Recensione
Genere: Rock melodico

Gli A2A nascono dalle ceneri dei parmensi Legacy durante la seconda metà degli anni ’90, e sin dagli esordi si caratterizzano per una particolarità che li contraddistingue: nessun vocalist e il bravo ed esperto Lelio Padovani alle prese con il basso oltre che con la chitarra. Diciamo che questa particolarità dona un tono piuttosto originale alla band di Padovani / Addis e Melegari, ma da un altro punto di vista la penalizza: risulta piuttosto difficile digerire un cd di musica esclusivamente strumentale, se non dopo ascolti prolungati e molto attenti; questo fattore potrebbe fortemente abbassare le quotazioni di una demo che vale, ma alla quale purtroppo è richiesta una presa rapida e istantanea (una presa Attak insomma). Dal punto di vista della produzione e del lavoro svolto in fase di studio gli A2A dimostrano di possedere un’ esperienza di gran lunga superiore alla media, pertanto il sound è ineccepibile e non ha alcun punto di cedimento, ogni strumento è perfettamente equilibrato e ciò di per se rende l’ascolto notevolmente più piacevole. Volendo etichettare la band, potremmo dire che il terreno principalmente battuto è quello del rock melodico e del prog per il lavoro di chitarra, ma le influenze sono molteplici e decisamente varie. Le quattro canzoni infatti spaziano su parecchi fronti, e come ho già detto, sono esclusivamente penalizzate dal fatto di non essere cantate, perchè per il resto sono pezzi molto interessanti che non cadono mai nel banale. Soprattutto ho gradito la seconda traccia N.E. E la conclusiva Like Simple Minds, che dopo alcuni ascolti riescono a donare aspetti che ad un orecchio distratto potrebbero sfuggire. Belle anche l’ opener e la terza Expressure, anche se l’ ascolto, specialmente della prima, risulta piuttosto difficile e leggermente pesante per il fattore ribadito già in precedenza. Insomma la demo in questione è notevole dal punto di vista tecnico-strumentale, ma purtroppo può avere poca presa su chi è abituato a canzoni spaccagambe che fanno impressione sin dalla prima nota; questa descrizione dovrebbe bastare a farvi capire se il cd potrebbe interessarvi o meno. Dal mio punto di vista sono rimasto piacevolmente colpito da alcune soluzioni e dalla bravura in generale dei musicisti, in particolare dell’axeman Padovani.